E' on line, di vanessa pignalosa, pittrice e poetessa campana (di Torre del Greco, Napoli), l'eBook 'La sostenibile leggerezza del volo” (Asino Rosso edizioni). Una raccolta tipo catalogo d'arte, tra diverse sezioni d'arte visiva dell'autrice, un componimento poetico e una ampia rassegna stampa sul suo già rilevante percorso artistico e letterario, neomoderno e anche ispirato dall'Aeropittura futurista, aggiornata al nostro tempo. Nostra intervista all'autrice in esclusiva per Blasting News.

L'autrice e la sua arte

Anche animatrice culturale, la Pignalosa ha curato un paio di antologie letterarie con l'Associazione culturale Arianna ('Parlami d'amore' e 'Racconti di fiabe alle stelle' e collabora con gruppi futuribili italiani: in tal senso ricordiamo suoi testi inclusi in 'La grande guerra futurista' (La Carmelina, 2014) e 'Futurologia della vita quotidiana' (Asino Rosso, 2018); ha partecipato inoltre a Anima Mundi nel 2017 (Rassegna a cura di Davide Foschi) per Fiere Malpensa.

Numerose le sue mostre personali e collettive, da segnalare quella collettiva del 2017 dedicata a David Bowie. Non ultimo, vanta sinergie europee con il gruppo francese Paulette du Monde.

Tra arte, letteratura e società

D – Vanessa, la tua stagione artistica francese?

Avverto un legame speciale con questa terra, sia sul piano umano che artistico, ho avuto la fortuna di esporre a Nizza , Parigi, Aix en Provence e Vierzon, in seguito nel 2013\14 ho curato i contatti per l’Italia di Paulette du Monde, un’associazione francese; ad oggi sono stati compiuti parecchi scambi culturali fra entrambi le nazioni. Ciò che affascina la mia sensibilità è la straordinaria affinità fra Napoli e Parigi, entrambe vivono di luce e di atmosfere, sono città ricche di idee e creatività da cui si può solo prendere esempio, in Francia fare l’artista equivale ad impegnare le proprie forze in una professione riconosciuta dallo stato con i relativi sgravi fiscali da parte di chi acquista un opera d’arte, non è solo una passione come di solito viene considerata qui in Italia.

D – Pignalosa Vanessa, la tua complementare poetica?

Vivo profondamente la mia vocazione di donna pittrice, la poesia come il teatro sono esuberi di creatività, un bisogno concreto e vitale di esprimersi attraverso altre sonorità, “dipingendo” idealmente il corpo di parole e immagini scritte mostrando al mondo una sorta di “Tableaux vivants” come mezzo espressivo incisivo e forte.

D- Vanessa, arte e sociale, sempre in primo piano nelle tue iniziative

Si, la mia vocazione procede sempre in questa direzione attraverso l’organizzazione di laboratori di pittura rivolti a bambini e ragazzi e attraverso donazioni di dipinti a scopo di beneficenza. Ciò che mi danno in termini di gioia e soddisfazioni queste esperienze dirette non le ho ricavate in nessun altra situazione.