Arriverà dopodomani, il 19 aprile, nelle sale cinematografiche italiane il film sul discusso quanto affascinante personaggio, re del cartello colombiano Pablo Escobar. Il nuovo film di Fernando Leòn De Aranoa verrà proiettato nei cinema del Bel Paese con tagli di diversi minuti rispetto la proiezione fatta alla Mostra del Cinema di Venezia.

Un nuovo punto di vista

La chiave di lettura del film, interpretato e prodotto da Javier Bardem, è l'umanizzazione dei personaggi, che verranno affrontati dal punto di vista della compagna del boss colombiano Virginia Vallejo, proprio perché tratto dal suo romanzo Loving Pablo, Hating Escobar in cui la Vallejo racconta l'amore esploso nei confronti dell'uomo che poi però sopraffatto dal crimine la porta a tradirlo con la giustizia.

Virginia Vallejo è stata una figura femminile molto famosa in Colombia, conduttrice televisiva, che racconta nel suo libro come sia stata letteralmente folgorata dall'uomo Escobar che da giovane mostrava un idealismo simile al personaggio di robin Hood in versione sudamericana.

Due facce della stessa medaglia

Il particolare di questo film è proprio la contrapposizione delle due anime del personaggio, da un lato romantico corteggiatore che riprende le parole di Neruda, dall'altro lato rabbioso e violento, tanto da condizionare anche psicologicamente la sua amante Virginia; da una parte il lato criminale che lo porterà a gestire il suo impero della droga, dall'altro fautore della libertà dei contadini.

Su questa linea, si muove anche lo sfondo del film che contrappone amore e paura, cartello della droga e governo corrotto. Solo marginalmente, a quanto trapela dalle anteprime, viene affrontata la ribalta mediatica di Pablo Escobar che venne indotto dalla stessa compagna alla vita politica del suo paese.

La trama

Il film racconta l'ascesa criminale di Escobar fino al 1993, anno della sua morte, attraversando vita privata e professionale, narcotraffico e la guerra personale contro la possibile estradizione negli USA intorno agli anni 80'.

Grazie all'aiuto di Virginia Vallejo diventerà un personaggio pubblico e si avvicinerà alla politica, accendendo in lui il desiderio di governare la Colombia e cambiare le povere sorti del suo paese. Il film parte proprio dalla sua affermata figura di uomo d'affari, ma la gente comincia a comprendere che lui agisce per motivazioni oscure e personali, mosso da una sete di ricchezza e di potere tale da renderlo crudele e senza scrupoli.

Solo la sua amica e amante, la Vallejo, era in grado di intercedere ai pensieri del boss e d a conoscere le sue vere intenzioni; ecco perché aiuto la sua carriera politica girando lo sguardo di fronte le azioni criminali, finché non riuscì più a sostenere moralmente il peso delle azioni crudeli del suo amante e si schierò contro di lui al fianco della giustizia.

I protagonisti

Javier Bardem che è anche produttore del film, interpreta Pablo Escobar. Ha dichiarato che era affascinato dall'idea del personaggio sin dal 1998, ma che nonostante diversi copioni propostigli, non aveva ancora accettato di interpretare questo personaggio, perché a suo dire non andavano mai oltre lo stereotipo classico del boss.

L'attore inoltre ha visionato diversi filmati per riuscire a padroneggiare l'accento colombiano; inoltre è riuscito a copiare il modo di atteggiarsi e la postura tipici del boss del narcotraffico.

Infine ha anche dichiarato: "Nel film c'è una scena in cui rimango con gli occhi a pelo d'acqua, per richiamare l'atteggiamento dell'animale" l'ippopotamo, che è l'animale preferito del vero Escobar, all'apparenza molto docile ma in realtà ferocissimo (proprio a richiamare il dualismo che caratterizza il film). Penelope Cruz che nella vita è realmente sposata con Javier Bardem, interpreta Virginia Vallejo alla quale ha cercato di assomigliare quanto più le era possibile anche perché le contraddizioni del suo animo sono la parte più dolorosa del film.

L'attrice è alla terza interpretazione insieme all'attore marito Bardem (Prosciutto Prosciutto e Vicky Cristina Barcelona) è rimasta colpita dall'interpretazione del marito, dichiarando: "Durante le riprese ho avuto paura di Pablo Escobar, dei suoi sguardi e delle sue reazioni, e ad un certo punto ho iniziato a contare i giorni che mancavano alla fine della lavorazione".