Parlando di sport di gruppo – di grandi gruppi! – le ormai classiche maratone cittadine sono fra le più popolari. Sono manifestazioni che raccolgono un numero incredibile di persone che vi partecipano con t-shirt colorate sulla pelle e una buona dose di entusiasmo nel cuore. Guardi le loro facce e le vedi frizzanti, come, del resto, quelle del pubblico festante. Anche il detective che Brian Freeman libera nelle pagine del suo nuovo romanzo, “Il giorno più buio” (Piemme, pagine 404), è un appassionato del genere. Peccato che per lui, il protagonista indiscusso di tutta la narrazione, l’evento non sia particolarmente rilassante.

Questo poliziotto non avrebbe potuto fare altro che quella specifica professione: è un uomo sempre all’erta, quando poi, su segnalazione di una collega, si accorge che qualcosa non è come dovrebbe essere, in lui scatta l’istinto di segugio: bisogna agire.

Trama del romanzo

In Italia il libro “Il giorno più buio” sarà pubblicato il 10 aprile 2018. Freeman segnala da subito al lettore che niente è dato per scontato, nemmeno il mese di giugno che abitualmente fa parte di tutto il circolo estivo. Infatti, nel romanzo, il sesto mese dell’anno si presenta particolarmente spocchioso. O, perlomeno, non di buon umore. È una mattina piovosa. Ci sono le nubi. Erano state previste, ma non così tante. Il continente è quello americano.

Lo stato, il Minnesota. La città è quella immersa – quantomeno in questa occasione – nella nebbia. E si chiama Duluth. Mentre tutti, con il fiatone che muove grumi di nebbia, corrono per arrivare in qualche parte del loro destino, qualcuno nota uno zaino sospetto. Abbandonato. Per la squadra dei poliziotti e il loro capo è giunta l’ora di correre.

Ma è tutt’altra maratona, la loro.

I personaggi principali

La figura che più spicca nell'apparente calma di Duluth è Jonathan Stride. Quando il detective si accoda a tutti gli abitanti della cittadina, sulle rive del Lago Superiore, lo fa sicuramente perché è un entusiasta di corse podistiche. Ma anche perché attende il passaggio di una partecipante speciale: sua moglie Serena.

A un certo punto della storia, appena la poliziotta in servizio con Stride, Maggie, segnala la presenza di uno zaino equivoco abbandonato sulla strada, la situazione assume una connotazione imprevista. Già il detective aveva notato una figura portatrice di eventuali guai. Essa si chiama Dawn Basch. E, questa donna che ha acquistato una sinistra popolarità – legata all’islamofobia e al razzismo – è anch’essa una partecipante della maratona. Jonathan pensa che la sua presenza come sportiva sia solo un escamotage.