Da anni due settimane di maggio sono occupate da un evento che tiene milioni di cinefili impegnati, il Festival di Cannes.

Tantissimi i film in concorso per vincere l’ambita Palma d’oro, come Girls of the sun e Burning, presenti anche due film italiani: Lazzaro felice di Alice Rohrwacher e Dogman di Matteo Garrone; anche se la sezione attualmente non è stata chiusa per cui ancora potranno essere aggiunte sezioni e film.

Il Festival, che quest’anno si svolgerà dall’ 8 al 19 maggio tra i tanti ospiti vanta un presidente di giuria eccezionale, l’attrice australiana Cate Blanchett che si è dichiarata entusiasta di far parte di quella giuria che tante volte l’ha giudicata in passato.

Grande assente invece è la piattaforma streaming Netflix che ha deciso di ritirare tutti i film che aveva presentato. I malumori erano nell’aria da parecchio tempo, probabilmente già dall’anno scorso quando Netflix era in gara e Pedro Almodovar presidente di giuria. Proprio l’anno scorso sono nati i primi malumori, partiti dai rappresentanti delle sale cinematografiche francesi, che non ammettevano che al festival andassero in gara film che non prevedessero il passaggio per il grande schermo, ma metodi di distribuzione sostitutivi (streaming, appunto); l’opposizione è stata ribadita quest’anno in modo talmente forte che è stata apportata una modifica al regolamento del festival: tutti i film che corrono per vincere la Palma d’oro devono prevedere la distribuzione sul grande schermo.

Ma Netflix non ci sta

Pochi giorni fa è arrivata la notizia ufficiale, Netflix sarà assente alla 71° edizione del festival, Ted Tarandos ha giustificato l’assenza in un’intervista per Variety affermando che tutti i produttori della piattaforma streaming vorrebbero che gli Originali Netflix giocassero alla pari con tutti gli altri film in gara e non venissero considerati inferiori o peggiori.

Probabilmente, continua Tarandos, c’è una sorta di oscurantismo verso le innovazioni mediatiche visto che il presidente del Festival Thierry Frémaux ha abolito anche i selfie.

Infiniti i dibattiti che dall'anno scorso sono in campo sulla tematica, già alla presentazione della 70° edizione infatti Pedro Almodovar disse che «lo schermo su cui si vede un film non dovrebbe essere più piccolo della poltrona su cui si è seduti» e Will Smith, membro della giuria, che in quel periodo stava girando una serie Originale Netflix come protagonista rispose «A casa mia Netflix ha fatto solo bene e ha fatto sì che i miei figli]possano vedere cose che altrimenti non vedrebbero mai, perché ci sono film che non sono trasmessi in nessun Cinema entro 10mila chilometri da dove loro stanno».

Così Netlix è fuori dal festival, i film che ha deciso di non presentare sono: Roma di Alfonso Cuarón, Dark di Jeremy Saulnier, The Other Side of the Wind, Norway di Paul Greengrass e They’ll Love Me When I’m Dead (un documentario su Orson Welles).