Gué Pequeno ha rilasciato una succosissima intervista per la radio svizzera – non tutti sanno che il rapper da qualche anno è residente a Lugano – 'Rete Tre', durante la quale ha avuto modo, oltre che di parlare del suo libro 'Guérriero' e di esprimere pareri relativamente a molti suoi colleghi, di fornire alcune informazioni riguardo ai suoi progetti futuri.
Il nuovo album e le nuove collaborazioni
Guè non si è fatto problemi a svelare la sua partecipazione nel prossimo album di Luché, featuring che l'artista partenopeo non aveva ancora annunciato in via del tutto ufficiale, come non si è fatto problemi a fornire alcuni dettagli relativi alla sua prossima fatica discografia.
Il nuovo album di Guè Pequeno, stando a quanto dichiarato dal rapper, sarà pieno di collaborazioni, ma non vedrà la luce in estate – come successo negli ultimi anni – bisognerà aspettare qualche mese in più.
Tuttavia per la bella stagione è previsto l'arrivo di un nuovo singolo, arricchito dal featuring di un vero e proprio big della scena musicale mondiale, una collaborazione internazionale che il rapper milanese non ha esitato a definire ancor più prestigiosa di altre fatte in passato, che però non è stata ancora svelata.
Guè, Salmo e Ghali: il rap nei palazzetti
Durante la chiacchierata il Golden Boy del rap italiano ha parlato dello stato attuale della rap industry del Bel Paese, esprimendo entusiasmo per il fatto che sempre più rapper nostrani, lui incluso, stanno iniziando ad approcciarsi con i concerti nei 'palazzetti', queste le sue parole:
"E' storicamente la prima volta che i rapper fanno concerti nei palazzi.
Io sto facendo il forum, anche Salmo lo farà, così come Ghali, anche se lui e altri di nuova generazione sono ancora più forti, perché hanno un pubblico proprio teen [...] si è sdoganata questa cosa, ora bisogna vedere di tutti questi talenti chi rimarrà nel tempo, io ho una mia idea".
Il disco di Noyz Narcos in macchina per una settimana
Il rapper ha poi speso belle parole per due nuove leve come Rkomi ed Ernia, definiti come 'quelli che scrivono bene', ma anche e soprattutto per un vero e proprio monumento del rap italiano come Noyz Narcos, complimentandosi in maniera spassionata, in due diversi momenti dell'intervista, con l'autore di 'Enemy'.
Queste le sue parole: "L'altro giorno è uscito il nuovo disco di Noyz Narcos, ed io ho tirato un sospiro di sollievo, l'ho tenuto in macchina, e per una settimana non ho ascoltato altro, poi l'ho alternato con altre robe. Finalmente un disco RAP. [...] Siamo in pochi a tenere le redini, ora è tornato Noyz, è stato premiato (Gué si riferisce al fatto che 'Enemy' è diventato disco d'oro in una sola settimana) dal pubblico, e ne sono molto contento".
Complimenti anche per la Dark Polo Gang, collettivo trap romano di cui il rapper si è definito un vero e proprio fan: "Io non sono un rapper conscious, ma non sono neanche un ca*****ne, sono io, sono abbastanza unico. E in questo senso ti posso dire che mi piacciono diverse correnti musicali, mi piacciono anche i ca****i, ad esempio io sono fan della Dark Polo Gang, che è un gruppo entertainment".
Rap Conscious mainstream ? In Italia abbiamo Marracash e Caparezza
Interpellato relativamente allo stato attuale del rap conscious italiano in ambito mainstream, Gué ha citato quelli che secondo lui sono i due esempi più validi di rapper con testi di spessore, che riescono però ad ottenere anche i favori del grande pubblico, ovvero l'amico e socio Marracash e Caparezza, queste le sue parole:
"Caparezza è conscious, anche se non è considerato hip hop, ma usa le tecniche dell'hip hop: rappa. Sì, è un po' crossover... ma è solo un po' scollegato commercialmente dal resto della scena. Il discorso vale anche per Marracash, ora, io non è che ho sentito benissimo il suo nuovo album, però potrebbe essere uno che può fare il tipo di percorso che in America stanno facendo artisti come J Cole e Kendrick Lamar".
Complimenti anche per la rapper Cardi B, nuovo fenomeno mediatico made in USA: "Cardi B la seguo da tanto, non ti dico da quando faceva la stripper, ma poco dopo. Io comunque sono stato un frequentatore dei locali di New York dove lei ballava. Ho addirittura i suoi primi mixtape. Io tutti questi zanza li scopro sempre sin dall'inizio, quando ancora non sono famosi".
Nella parte finale dell'intervista radiofonica Guè, oltre ad aver annunciato di aver preso parte ad una fiction italiana in qualità di attore, ha anche ironizzato sulla recente intervista concessa al Corriere Della Sera, nella quale aveva espresso giudizi non sempre lusinghieri nei confronti di J Ax, Fedez, Ghali, Sfera Ebbasta e la Dark Polo Gang.