Il 23 marzo del 2018 verrà ricordato anche per la morte di uno scrittore che con i suoi Libri ha sempre riempito gli scaffali delle biblioteche. Il suo nome era Philip Roth ed era nato nel 1933. Qualche settimana prima di questa data l'Accademia del Nobel ha sospeso l'evento mondiale della consegna dei premi Nobel e sembra destino che ogni volta questo scrittore non sia mai riuscito a riceverlo. La curiosità appena menzionata su di lui serve a introdurne altre che ora andremo a vedere.

Pezzi della vita di Philip Roth

Come anticipato sopra, la morte appena avvenuta dello scrittore Philip Roth segna la fine di una complessa personalità come la sua ma apre il mondo alle sue opere e alle particolarità di questo letterato.

Ne parla bene il quotidiano Corriere della Sera, accennando al romanzo forse più importante della sua carriera, ovvero "Lamento di Portnoy". Tale opera ha avuto varie interpretazioni fino a definirla "manifestazione psicopatologica di odio di se stesso di un giovane ebreo che insulta il suo popolo e lo vuole mettere alla berlina". Dunque egli era di origini ebraiche. Egli era una persona non conformista, contraria a chi si aggrappa a un modo tradizionale di agire, e in questo caso di scrivere. Infatti l'Istituzione che avrebbe potuto consegnargli il Nobel lo considerava un autore troppo "poco accademico".

Altre due cose che emergono di lui sono innanzitutto che in America stava dalla parte dei democratici e "soffriva per le vittorie dei repubblicani", poi l'uso dello strumento dell'ironia per ogni cosa.

Per esempio, nonostante egli definisse la vecchiaia come un "massacro", comunque ne parlava con un sarcasmo unico. In generale, dal punto di vista prettamente letterario veniva ritenuto uno che scardina le regole dello scrivere un buon romanzo.

Alcune citazioni di Philip Roth

Come avviene per ogni grande artista che mette in mostra il suo modo di pensare, anche di Philip Roth la carta stampata raccoglie delle citazioni.

Rifacendoci all'arma del sarcasmo di cui si è parlato prima, una frase ideale tratta da una sua importante opera dal titolo "Pastorale Americana" potrebbe essere la seguente: "L'ironia è una consolazione della quale non hai proprio bisogno quando tutti ti considerano un Dio".

Poi si potrebbe riportare ciò che appunto egli dice dell'età che avanza: "La vecchiaia non è una battaglia, la vecchiaia è un massacro".

Infine si potrebbe citare una frase con cui egli sembrerebbe lanciare un messaggio positivo verso chi sogna il successo nella vita: "Quando mi chiedo come sono arrivato dove sono, la risposta mi sorprende: «Ascoltando»".