Il film di cui vogliamo parlarvi è l'attesissimo "Loro 1" opera del premio Oscar Paolo Sorrentino, autore di diversi film, tra cui ricordiamo: "La Grande Bellezza" , "Il Divo" e tanti altri. Tutti i suoi lungometraggi hanno un comune denominatore: la sua eccentrica regia. Sorrentino, un po' come Nietzsche, predilige soggetti di grande portata che creano sempre intenso scalpore. In questo caso il regista ha scelto Silvio Berlusconi, premier di lungo trascorso e protagonista indiscusso degli ultimi vent'anni della Politica italiana.
La prima parte del film
Guardando questo film, la prima domanda che uno spettatore si pone è: "Ma loro chi?". Infatti il film, diviso a metà tra porno e una telenovela, è composto da una prima parte, che trasporta lo spettatore in un frastuono incredibile, fatto di orge, escort che vogliono diventare soubrette e politici di dubbia integrità morale, simbolo dell'ormai noto trascorso del Cavaliere.
Tra tutti, spicca il silenzioso personaggio ignoto di quello che in quell'insolito mondo chiamano "Dio" un personaggio che sembra congiungere il mondo normale con quello del Cavaliere. Il problema è che per arrivare nel vivo, il film impiega un eternità, annoiando lo spettatore. Quando il pubblico è quasi entrato nella fase REM a causa del susseguirsi di scene lente e monotone, ecco che compare sullo schermo l'immancabile Toni Servillo nei panni di Silvio Berlusconi.
La seconda parte del film
La seconda parte invece è tutta incentrata nel raccontare il controverso rapporto con Veronica Lario, compagna storica del Premier di Arcore, in perfetto stile Beautiful, senza però dimenticare i suoi clandestini, ma apparentemente innocui, incontri con donne celebri. I dialoghi non sono mai banali e seguono un sottile filo di seta che descrive perfettamente il carattere eccentrico e battagliero del Silvio Nazionale, che ha permesso alla carriera imprenditoriale e politica del Cavaliere di decollare.
Un film che fa riflettere profondamente lo spettatore sulla vita privata del Re di Mediaset e sull'eccentricità indiscussa e mai banale di Paolo Sorrentino. Consigliato? Se si amano i film contenenti scene di 'trasgressione' con protagonisti di prim'ordine, non è possibile mancare a quest'appuntamento con la storia. Se invece si preferisce lo spirito trasmesso ne "Il Divo", allora è meglio restare a casa per assicurarsi di avere un bel letto comodo su cui addormentarsi.