Greta, italo americana dal viso fresco e la voce suadente, giunge al suo esordio discografico dal titolo "Wonderful" dopo aver aperto i tour di Marina Rei e dei Tiromancino. Non solo, ha alle spalle anche una serie di showcase svolti in Inghilterra e negli Stati Uniti ed ha solo 17 anni. Ecco cosa ha risposto alle domande della nostra intervista.

Chi è Greta

D. Come ti descriveresti a chi ancora non ti conosce?

R. "Ho 17 anni, sono ancora molto giovane, frequenterò a settembre il quarto anno del liceo classico. Sono una ragazza semplice nella vita di tutti i giorni e, a tratti, anche un po' timida, non mi faccio molto notare.

Per concludere mi descriverei come una giovane cantautrice con tanta voglia di fare e di raccontare".

D. La Musica cos'è per te?

R. "La musica è sempre stata parte integrante della mia vita e, con essa, riesco ad acquisire una maggiore sicurezza che mi fa sentire a mio agio sul palco. Amo infatti stare a contatto con il pubblico".

D. Cosa ci racconti di Marina Rei e dei Tiromancino?

R. "Stimo molto sia Marina che Federico, cantante e frontman dei Tiromancino, come persone e come artisti. Girare l’Italia con loro è stato bellissimo e sentire 15 mila persone che cantano con te l’inciso di una cover è pazzesco, un’esperienza che porterò sempre nel cuore. Personalmente, quindi, a questi artisti mi accomuna la grande passione per la musica e il fatto di essere una cantautrice.

Dall'altra forse aprire i loro concerti è stata una mossa azzardata, in quanto abbiamo influenze, generi, stili ed età totalmente diversi, ma è andata benissimo".

D. Ora il tuo esordio discografico: come ti senti? Quali sono le tue impressioni?

R. "Dal mio punto di vista questo mio piccolo esordio discografico è solo l’inizio, spero in una carriera.

Non mi sento quindi di 'essere arrivata', anzi, credo che ci sia ancora molto da fare. Nella vita infatti non si smette mai di imparare, proprio per questo cerco sempre di trarre una crescita personale da ogni esperienza, positiva o negativa che sia. Non punto al successo, ma cercherò sempre di migliorarmi. Nel mio percorso, però, ci sono stati sicuramente piccoli traguardi che mi hanno resa quella che sono ora e che mi hanno resa fiera del mio lavoro".

D. Uno dei singoli del tuo EP è "Wonderful", cosa significa per te?

R. “'Wonderful' è il brano simbolo dell’extended play, racconta di una storia d’amore ormai finita. Non volevo scrivere la solita canzone sentimentale, sdolcinata e a lieto fine, quindi ho scelto di scrivere qualcosa di più realistico, che potesse dare energia a chi magari sia uscito da una relazione, o in generale, a chi la dovesse ascoltare. Volevo trasmettere qualcosa, un messaggio che potesse dare forza. Nell'inciso dico: “Keep it in mind, I don’t give a f**k right now. You can even call me ‘love’, I don’t give a f**k no more”. “Wonderful” quindi invita tutte le ragazze o tutti i ragazzi delusi da una relazione ad andare avanti, a rialzarsi più forti di prima.

La vita ti butta giù, a volte, ma bisogna rialzarsi sempre a testa alta, non importa quanto tempo si impieghi a farlo".

D. Quanto c'è di Greta in questo Ep?

R. "In questo Ep, dal nome Wonderful, ho messo tutta me stessa, ci ho creduto veramente. Inizialmente le tracce e il titolo erano diversi: in una settimana ho stravolto il progetto, non ero convinta. Sono molto produttiva, scrivo sempre molto e a fine ottobre sono nati i quattro pezzi definitivi di questo Ep. Tre settimane dopo aver scritto da zero i brani, sono stata con mio padre, che mi segue e mi fa da manager in questa mia avventura musicale, a Londra. Con lui, in una sola settimana, ho completato l’Ep, il tutto nell’Hilltop Recording Studio di David Ezra, produttore che collabora con molti artisti inglesi emergenti e non.

Io ci collaboro da un paio di anni. Con l'intero Wonderful voglio trasmettere all'ascoltatore la passione e la dedizione che negli anni mi hanno portata fin qui, che come ho detto prima, è solo l’inizio".

D. Dove possiamo trovare l'Ep Wonderful?

R. "L’Ep è stato distribuito in tutte le piattaforme online da Spinnup, etichetta discografica online sotto la Universal Music Group. Si può trovare ed ascoltare quindi ovunque: AppleMusic, Spotify, Deezer, Amazon Music, Tidal, Google Play, Napster, Soundcloud".

D. Raccontaci il tuo rapporto con i fan?

R. "Amo stare a contatto con il pubblico e ogni volta non vedo l’ora di salire sul palco per trasmettere il più possibile emozioni. Non mi piace chiamare chi mi segue 'fan', anche se ormai è diventata una convenzione.

Preferirei 'amici di musica, amici di emozioni'. Spero di restare sempre quella che sono, senza montarmi troppo la testa insomma. Dovreste diventare miei amici di musica quindi, perché ho tanti progetti che non vedo l’ora di condividere e non nascondo che ci sarà anche qualche brano in italiano. Ho tanto da dare e da farvi ascoltare e soprattutto perché non vedo l’ora di divertirmi con voi in concerto".

D. Come è stato il tuo approccio alla musica?

R. "Come dicevo prima, la musica è sempre stata nella mia vita e nella mia famiglia. Ho iniziato a 6 anni a giocare con la batteria di mio padre. Quando ancora stavo nel passeggino i miei mi hanno sempre portato a concerti di artisti come P.J. Harvey e Dave Matthews Band.

Sempre a 6 anni sono passata a suonare il piano, che poi ho lasciato dopo 5 anni e ho scelto la chitarra in modo molto casuale. Ho cominciato a “giocarci” di punto in bianco per poi non staccarmici più, inoltre ho sempre scritto in modo autonomo. Prima di suonare in Italia l'ho fatto per molto tempo in Inghilterra, al Troubador di Londra per esempio e negli States diversi sono stati gli open mic a New York e Los Angeles. Proprio qui ho ricevuto un premio come 'Best Cover' datomi dall'Akademia Music Award, il brano era 'Sound of Silence' di Simon & Garfunkel".

D. Progetti imminenti?

R. "Quest’anno per la prima volta ho scritto diversi brani in italiano, che non vedo l’ora di realizzare e condividere".

Non vi resta che stare connessi e seguire la giovanissima Greta, ascoltare i suoi brani e diventare suoi amici di musica ed emozioni.