Assieme al papà Piero, Alberto Angela è senza dubbio il divulgatore scientifico più famoso e amato della televisione italiana. Un uomo di cultura che con passione e dedizione porta da anni i telespettatori alla scoperta delle meraviglie del mondo, con approfondimenti tematici e tecniche digitali degne delle più grandi produzioni cinematografiche e televisive. Tra meno di un mese Alberto Angela partirà con una nuova avventura televisiva, una sfida che lo vedrà in prima serata sulla rete ammiraglia Rai il sabato sera. E nel frattempo, in una intervista rilasciata al Fatto Quotidiano, Angela si è lasciato andare a una dichiarazione senza dubbio forte, motivata da ragioni storiche e di antica consuetudine.

Il Louvre e le opere italiane, una polemica sempre accesa

Quelle delle opere italiane da tempo esposte in terra francesce nel famoso museo parigino del Louvre, è una polemica sempre accesa, spesso fonte anche di goliariche battute e ilarità cameratesche. In una recente intervista al Fatto Quotidiano, però, Alberto Angela ha affrontato questa questione spiegando le motivazioni storiche che risiedono nell'origine del concetto stesso di "bottino" per le quali, quindi, ad esempio, il Louvre dovrebbe restituire le opere italiane. Secono Alberto Angela, se si va a studiare il passato, si nota come vigesse una vera e propria regola sul cosiddetto "bottino": una "fase finale, il punto di conquista" con quella che può definirsi quindi a tutti gli effetti una sua giustificazione storica.

Una fase così specifica, però, che come tale ha un inizio e una fine, "superata la quale il bottino diventa crimine" spiega Alberto Angela nel corso della intervista.

La storia dell'arte tra bottini e razzie: 'Fastidio profondo'

Secondo Alberto Angela, è nella Rivoluzione Francesce che risiede una sorta di confine, di punto di svolta nella storia dell'uomo nell'età moderna per cui tutto quello che è accaduto prima, eventi e conquiste (bottini compresi) sono dati per acquisiti.

"Mentre il dopo non è più accettabile nel mondo occidentale - continua il divulgatore scientifico - il Louvre è pieno di opere sottratte da Napoleone con i fucili spianati; quando giro tra quelle sale e leggo il cartellino “Campagna d’Italia” avverto un moto di fastidio profondo: vuol dire che è stata razziata".

Il ritorno in tv con la prima serata del sabato sera

Nel frattempo conto alla rovescia per il ritorno in televisione di Alberto Angela (amattissimo anche e soprattutto dalle donne): a settembre lo attende la grande sfida della prima serata del sabato sera su Rai 1, un nuovo progetto per il quale Angela e la sua produzione hanno realizzato una nuova serie di emozionanti e interessanti speciali dedicati al mondo dell'Arte e alle bellezze del nostro Paese.