Tutto il mondo invidia all'Italia i suoi musei e le sue incredibili gallerie d'Arte. Tutto il mondo ama venire a visitare l'Italia proprio per poter ammirare queste bellezze. Tutto il mondo purtroppo sa anche qual è il male cronico che affligge il nostro Paese: la scarsa organizzazione, soprattutto a livello ricettivo. Basti un esempio per tutti: la Galleria degli Uffizi a Firenze. La Galleria degli Uffizi è forse uno dei musei più amati e visitati, tra quelli italiani. Serba capolavori di incredibile pregio, e ha anche il vantaggio di trovarsi nel cuore di una delle più belle città toscane.
Chi vuole visitare gli Uffizi, però, sa bene che deve armarsi di molta pazienza: ci saranno lunghe file da fare prima di poter entrare.
Una soluzione per un annoso problema degli Uffizi
E se invece non ci fosse più bisogno di fare ore e ore di fila, quali sarebbero i vantaggi? Numerosi, è ovvio: ecco perché da ben due anni un team di studiosi, coadiuvati dall'Università de L'Aquila, è al lavoro. Lo scopo era quello di mettere a punto un sistema che consentisse di eliminare le lunghe code all'ingresso dei musei. Nello specifico, è stato studiato il caso della Galleria degli Uffizi, grazie alla collaborazione del direttore Eike Schmidt. Sono stati raccolti un gran numero di dati, relativi non solo ai flussi turistici e agli orari di ingresso, ma anche al clima e ad altre variabili che potrebbero influenzare le code.
Alla fine è stato messo a punto un algoritmo che promette di essere in grado di eliminare le lunghe file di attesa.
Scatta l'operazione "Giulio Cesare" agli Uffizi
L'operazione è stata chiamata "Giulio Cesare" in omaggio al famoso condottiero e alle sue doti strategiche. L'algoritmo "ammazzacode" è in grado di elaborare in modo automatico l'orario più adatto per poter fare l'ingresso al museo senza dover attendere.
L'esperimento è scattato domenica 7 ottobre, ultima domenica di ingresso gratuito e ancora di "alta stagione" per Firenze. Sono state installate delle colonnine automatiche a cui il visitatore poteva richiedere il suo biglietto. Insieme al biglietto, il turista ha ricevuto anche l'orario a cui dover tornare. Su 7.561 visitatori, nessuno ha dovuto fare più di 5 minuti di attesa.
Esperimento riuscito con successo, dunque.
Benefici non solo per gli Uffizi
Lo stesso direttore Schmidt ha relazionato sui buoni risultati, evidenziando i tanti vantaggi del sistema adottato. Il tempo di attesa che il turista avrebbe speso stando in coda può essere usato visitando altri musei. Lo dimostra il fatto che nella giornata di domenica 7 ottobre c'è stato un sensibile aumento anche degli ingressi a Palazzo Pitti. Eliminando le code si contribuisce al decoro della città, ma anche alla sua sicurezza. Diventa infatti meno difficile poter ipotizzare attentati o attacchi terroristici. Infine, con la distribuzione automatica dei biglietti si eviterebbero anche fenomeni di bagarinaggio. Il sistema "ammazzacode" è una realtà: potrebbe essere una carta vincente in vista della prossima stagione turistica.