Nelle ultime settimane il Rap italiano è stato letteralmente monopolizzato da Salmo ed il suo nuovo album 'Playlist', capace non solo di aggiudicarsi il disco d'oro in una sola settimana, frantumando inoltre qualsiasi genere di record italiano di streaming pre-esistente, ma anche di accendere un dibattito socio-politico complice la polemica andatasi a creare dopo che il rapper ha preso le distanze dalle politiche della Lega e di Matteo Salvini – che ha coinvolto persone di ogni età.

Tutto ciò ha fatto passare in secondo piano quello che era stato il primo trend topic ricollegabile a Salmo nell'ultimo mese, ovvero il mistero sull'origine della copertina del disco con un'immagine sicuramente fuori dagli schemi.

La cover di Playlist sembra infatti un ritratto di Salmo fatto da un bambino, motivo per cui in molti dopo averla vista – l'immagine è stata diffusa, come da prassi, ben prima della pubblicazione del disco – avevano pensato si trattasse di uno scherzo. Così non è stato perché il 9 novembre il disco è uscito proprio con quella cover. Salmo ha però confermato le impressioni che avevano avuto in tanti spiegando come il ritratto sia effettivamente un disegno realizzato da un bambino di 8 anni nel 2015. Inoltre il rapper ha precisato che il disegno gli è stato consegnato ad un in-store e conservato per tutto questo tempo.

Quello che in molti però non avevano capito è il ruolo fondamentale avuto da Moab nella scelta della cover; è stato infatti il noto grafico – che può vantare addirittura una collaborazione con i Migos – a convincere Salmo.

'Moab mi ha detto: questa è la copertina'

Il rapper ha svelato questo dettaglio durante una recente intervista concessa ai microfoni di Tritolo News. "La copertina esiste dal 2015, era il disegno di un ragazzino di 8 anni, me l'ha dato durante un in-store. Questa copertina è qui dal 2015, mi guarda e mi dice: 'Fammi uscire!'.

C'erano tante aspettative su questo disco, la gente pensava di trovare una copertina tridimensionale, professionale, appariscente". Nel corso dell'intervista Salmo ha rivelato ulteriori particolari. "Invece io e Moab, che è il grafico che lavora con me e tanta altra gente, abbiamo preso un'altra direzione. Lui appena ha vista il disegno mi ha detto: Frate, è questa la copertina, fidati".

Salmo sulla bocca di tutti

La sovraesposizione mediatica del rapper nell'ultimo mese non è sicuramente un caso. I motivi per parlare di Salmo nell'ultimo periodo sono stati infatti innumerevoli: dallo spoiler dei 5 featuring del disco – che Salmo voleva invece tenere segreti – due giorni prima dell'uscita, alla discussa trovata di marketing, definita 'geniale' anche dal Sole 24 ore, di caricare un video promozionale sulla piattaforma erotica PornHub a quella più recente di pubblicare il video del pezzo 'Sparare alla luna' in esclusiva su Netflix. Senza dimenticare l'esperimento sociale che, pochi giorni prima dell'uscita di 'Playlist', ha dato all'artista sardo l'opportunità di cantare i pezzi del nuovo album per le strade di Milano in incognito, sfruttando un travestimento da senza tetto. Senza dimenticare la lite con Biagio Antonacci e il recente rifiuto a X Factor, il rapper era stato infatti selezionato come sostituto di Asia Argento.