Spesso i Led Zeppelin sono una band che, oltre a far parlare di sé per il suo successo e la sua musica, hanno fatto discutere anche per l'esoterismo e l'immancabile fascino del mistero che solitamente attanaglia tutti i grandi gruppi (come i Beatles). Stavolta usare la parola mistero è forse eccessivo, ma è sicuramente curiosa la storia del brano The Rover che fa parte dell'album Physical Graffiti.
Ron Nevison
All'interno dei crediti dell'album, sotto la canzone The Rover, è possibile leggere il curioso messaggio: 'Chitarra smarrita grazie alla gentile concessione di Nevison.
Recuperata per grazia di Harwood'. A oltre 40 anni di distanza dalla pubblicazione di quel disco, uscito nel 1975, è lo stesso ingegnere del suono Ron Nevison, citato sotto i crediti del brano, che ha voluto chiarire i fatti relativi a questo brano, negando di essere coinvolto nel brano.
Intervistato dal Rock River Times, Nevison ha fatto sapere di aver lavorato a parte delle registrazioni di Physical Graffiti: si recò infatti a Headley Grange, dove, presso lo studio mobile, gli Zeppelin stavano lavorando al materiale per il nuovo album. Ricorda che John Paul Jones non si presentò durante le registrazioni e di aver trascorso un paio di settimane con la band a provare, con Jimmy Page, Robert Plant, e John Bonham.
Non incisero comunque materiale secondo i suoi ricordi, visto che passarono il tempo a suonare Elvis, senza lavorare seriamente al nuovo disco: ricorda anche che dovette abbandonarli perché già impegnato con gli Who per le lavorazioni di Tommy, e gli disse che doveva assentarsi per un po' di tempo.
Uno scarto di Houses of the Holy
Quando l'album uscì sul mercato però, Nevison seppe che si trattava di un doppio disco fatto con scarti del precedente disco Houses of the Holy e tra questi brani non selezionati c'era anche The Rover, che quindi non è stato registrato nello studio mobile, nel periodo in cui vi era anche Nevison.
Ricorda oltretutto che non hanno nemmeno registrato nastri. Avanza però un'ipotesi sul motivo che lo ha visto prendersi le colpe.
Allo stesso tempo però ha una sua idea sul perché sia stato incolpato lui e non un altro ingegnere, Keith Harwood, che invece venne ricoperto di elogi nei crediti. Ipotizza che forse il suo nome venne inserito nei crediti della canzone perché li aveva fatti arrabbiare, visto che li abbandonò per lavorare ad un altro progetto. Racconta inoltre che recentemente ha parlato più volte con Robert Plant, e sottolinea come oggi non ci sia nessun rancore. Evidentemente i Led Zeppelin volevano vendicarsi in qualche modo, o forse hanno sbagliato persona.