Una data importante da segnare col pennarello rosso sul calendario delle grandi occasioni, il 24 gennaio arriva nelle sale italiane Creed 2, l'ottavo film della saga cinematografica di Rocky Balboa. Sylvester Stallone torna a interpretare la parte del pugile italo-americano, dopo 43 anni dell’esordio.

Risale infatti al 1976 il film Rocky, una pellicola a basso costo che in poco tempo diventò un grande successo mondiale, sbancando i botteghini e guadagnandosi un Oscar come miglior film. Dopo il successo del primo, era ovvio continuare a provarci, e gli episodi successivi hanno visto alternarsi forti incassi a tiepidi consensi di pubblico, fino al sesto episodio della saga, nel 2006, che sembrava chiudere definitivamente l’avventura pugilistica di Stallone.

Ma non fu così.

Il primo Creed risale al 2015

Nel 2015 un registra afroamericano, Ryan Coogler, portò sullo schermo il film Creed e resuscitò l’epopea di Rocky incentrando la pellicola sulla figura di un nuovo protagonista. Scelta azzeccata, considerando il successo del film che fruttò a Stallone la vittoria di un Golden Globe come attore non protagonista. Dopo l’accoglienza riservata al primo Creed, era imperativo per la legge degli incassi che la storia continuasse. All’inizio si pensava che sarebbe stato lo stesso Stallone, sceneggiatore del film, a mettersi dietro la macchina da presa e a dirigere Creed 2, invece la regia è stata affidata a un giovane, Steven Caple Jr. E il film risulta essere uno dei più riusciti della saga di Balboa.

L’idea che pervade la pellicola è sempre quella, la fiducia in se stessi e la fatica necessaria a raggiungere un traguardo, la capacità di rialzarsi quando si è al tappeto, insomma, la boxe come metafora dell’esistenza, il ring come rappresentazione della vita di tutti i giorni che ci prende a pugni e ci obbliga a tirar fuori la parte migliore di noi.

La trama di Creed 2 e il ritorno di Ivan ‘ti spiezzo in due’ Drago

Direttamente dal 1989, nel film ritorna anche Ivan Drago, il pugile russo che in Rocky VI uccise Apollo Creed. E sarà proprio il figlio di Drago a sfidare il figlio di Apollo, in un’epica battaglia che continua nel tempo, generazione dopo generazione. Il film potrebbe sembrare un banalissimo sequel che riesuma vecchi personaggi ed eroi per imbastire una storia scontata.

Ma non è così. In Creed 2 la boxe viene messa in secondo piano, e la macchina da presa lavora per focalizzare gli stati d’animo dei personaggi. Creed 2 parla di rapporti famigliari, della difficoltà di entrare in relazione, della paura di cambiare e di imparare dai propri errori. In questa pellicola, Stallone chiude un lungo periodo cinematografico, e lo fa mettendosi da parte e incentrando l’attenzione sul Adonis Creed, il figlio di Apollo interpretato da Michel B. Jordan. Largo ai giovani, perciò, ma con un occhio rivolto al passato, perché è bello viaggiare con la memoria e rivedere nel film tutta la storia di Rocky fino ad ammirare l’epilogo di una parabola conclusa eroicamente, come è giusto che sia.