'Creed 2' esce domani nelle sale cinematografiche italiane e l'attesa è davvero tanta, tra i fan della saga di Rocky che attraversano almeno due generazioni. Il film è già uscito negli USA ed ha avuto notevole successo di pubblico e di critica, tant'è che alcuni lo hanno definito addirittura il miglior lavoro sul più celebre pugile cinematografico del mondo. Parecchi critici sono d'accordo nel definirlo non tanto un sequel di 'Creed', incentrato sulla figura di Adonis figlio dell'ex campione mondiale dei pesi massimi Apollo Creed, ma una sorta di settimo capitolo della saga originale.

Il passo conclusivo, visto che Sylvester Stallone ha già annunciato che non vestirà più i panni di Rocky Balboa, in cui dal passato torna uno dei suoi avversari più iconici: il russo Ivan Drago nel ruolo stavolta di allenatore del figlio Viktor che lancerà una sfida ad Adonis Creed, il cui padre è stato ucciso sul ring dallo stesso Drago oltre trent'anni prima. Ed è proprio questo l'elemento che ha animato la curiosità dei fans di tutto il mondo. Drago è il simbolo di un'epoca, per coloro che sono cresciuti negli anni '80. Alla fine non è diverso da altri 'cattivi' con tanti muscoli e poca dialettica, però vuoi per la forte simbologia da guerra fredda del suo personaggio, vuoi per quell'immagine da Terminator in guantoni da boxe, è diventato un cult.

In Italia lo è soprattutto per le sue poche parole, in Rocky IV sono praticamente contate, ma tra queste c'è la frase pronunciata a Rocky poco prima del combattimento al centro del ring: 'Io ti spiezzo in due'. E lo stesso Dolph Lundgren, l'attore tornato ad interpretare Ivan Drago dopo 33 anni, in una recente intervista ha rivelato di aver voluto omaggiare la 'versione italiana' del suo personaggio.

La celebre frase l'ha voluta incisa addirittura sulla targa di una sua auto.

Lundgren: 'In Italia la ripetono tutti, molto più che nel resto del mondo'

Intervistato a pochi giorni dall'uscita italiana del film, insieme a Florian Munteanu che in 'Creed 2' interpreta Viktor Drago, Dolph Lundgren ha parlato anche della celebre frase che lo ha reso praticamente un mito in Italia.

"Non l'ho ancora insegnata a Florian - dice ridendo - ma so che in Italia è un tormentone. La ripetono tutti, molto più che nel resto del mondo". Quando Munteanu gli chiede cosa significa, lui ribadisce il concetto in inglese e rivela una chicca: "qualche anno fa ho comprato un'auto sportiva in Italia ed ho fatto installare una targa con la scritta 'Ti spiezzo in due'. Ricordo che erano tutti elettrizzati da questa cosa". L'attore svedese parla poi del grande amore che lega gli italiani al Cinema e lo fa in maniera quasi surreale. "In Italia amano i film - dice - e non riconoscono la differenza con la realtà, confondono un film con la vita reale. In Italia sono tutti attori".

'La famiglia è la cosa più importante', la nuova versione di Ivan Drago

Ma chi ha visto Rocky IV deve dimenticarsi in fretta del glaciale e robotico pugile sovietico. Quello di 'Creed 2' è un personaggio ben diverso, segnato dagli anni e dalla rabbia a causa di quella sconfitta con Rocky di oltre trent'anni prima che lo ha praticamente privato di tutto. La differenza fondamentale tra questo e la maggior parte dei film di Rocky è la figura degli avversari, non i soliti 'cattivi sbruffoni' da abbattere sul ring, ma personaggi molto tormentati. Perché è l'intera famiglia Drago ad essere messa in risalto, l'impatto emotivo colpisce certamente lo spettatore e rischia di stenderlo nel finale, quando Ivan sarà messo dinanzi ad una scelta e lui farà quella giusta.

"Il messaggio che passa riguarda la famiglia come cosa più importante - ha spiegato Florian Munteanu - e per me è così anche nella vita. Ogni mattina quando mi alzo e lavoro, lo faccio per le persone che amo".

L'origine di una frase cult

Tornando a 'Io ti spiezzo in due', in realtà si tratta della traduzione di 'I must break you' che possiamo trascrivere letteralmente in 'devo romperti, spezzarti'. La frase nella versione italiana nasce da un'intuizione di Renato Mori che in Rocky IV doppiava Tony Burton (Duke, l'allenatore di Apollo e, successivamente, di Balboa). Mori suggerì infatti di aggiungere una 'i' a 'spezzo' per far risaltare meglio l'accento russo di Ivan Drago. Non sapeva di aver appena creato un vero tormentone.