Ha da poco aperto a Cava de' Tirreni lo Spazio espositivo all'interno del Complesso di San Giovanni Battista in pieno Corso Umberto sotto i tanto decantanti - a ragione - portici cavesi. Prima mostra di un certo spessore è quella dedicata all'intera produzione fotografica di Robert Doisneau (Gentilly 1912- Montrouge 1994). E' veramente un 'pescatore di immagini' questo fotografo francese gentile ed umile e nelle 8 stanze dove è disposta la settantina di foto in bianco e nero che ne testimoniano il percorso artistico si apprezza il suo metodo: la ricerca di attimi di felicità e di gioia da condividere da parte di un novello Van Gogh della pellicola.
Dalle prime esperienze come litografo professionale, poi, per un tratto anti-autoritario del suo carattere e seguendo il progresso tecnologico, Doisneau incomincia a fare foto cercando di evidenziare quell'attimo da trasmettere agli altri uomini che camminano nei sobborghi con lui. Poi l'incontro con personalità del calibro di Prevert e di Picasso sempre mettendosi in una logica dell'ascolto visivo per cogliere il meglio da questi geni in asse fotografico. E' un fotografo di luce Doisneau, ed è un maestro tecnico attento alla giusta redistribuzione delle luci e delle ombre: si nota questo perfettamente nella foto "Il calamaio".
Qui dalla destra arriva la luce, mentre dalla sinistra le ombre lumeggiano in corrispondenza.
"So che chi fa foto da molto lontano è timido: ma chi lo fa riesce a cogliere molti più dettagli che da vicini sarebbe impossibile cogliere". "Amo soprattutto Picasso, Buster Keaton e Brecht, perché prima di tutto misero i loro piedi per terra". Queste le sue frasi simbolo che dicono di un uomo che amava l'umiltà, la tenerezza e la commozione invece della seduzione del buio e del male.
La stessa costruzione teatrale de la foto de "Il bacio" ci dice della sua voglia di attrarre tutti nel momento in cui l'umano giunge sulla scena per accendere desideri vicini ad ognuno di noi. I bimbi, le periferie, le fabbriche, i vincitori della seconda guerra mondiale: Doisneau ha attraversato il reale senza ideologismi di sorta ma con in testa la voglia di conservare attimi di felicità per trasmetterli ai suoi visionari prossimi.
La mostra a Cava ha già registrato 3000 visitatori ed è aperta tutti i giorni tranne il lunedì. Termina il 3 marzo ed è un'occasione per visitare anche Cava de' Tirreni con la sua monumentale Badia pieni di intarsi.