Il celebre attore statunitense Brad Pitt sta lavorando ad un film sulla vita della storica voce dei Soundgarden e degli Audioslave: a produrlo lo stesso Pitt e la moglie del cantante Vicky Cornell.
Il film
Il cantante Chris Cornell, venuto a mancare lo scorso 18 maggio 2017, sarà celebrato con un film documentario: a produrlo il pluripremiato attore Brad Pitt, l'azienda di produzioni cinematografiche Peter Berg's Film 45 e la moglie del cantante Vicky Cornell. Alla regia il regista, sceneggiatore e produttore Peter Berg, che ha diretto film come Lone Survivor e Deepwater Horizon.
Brad Pitt è stato un amico di lunga data del cantante statunitense e non a caso ha preso parte al concerto tributo I Am The Highway tenuto alcune settimane fa al Forum di Los Angeles : l'evento ha visto alternarsi sul palco moltissimi grandi artisti come Metallica, Foo Fighters ed ex membri delle sue band, gli Audioslave e i Soundgarden. E proprio in quell’occasione Brad Pitt è salito sul palco insieme alla figlia di Chris, Toni Cornell.
La vedova di Chris
L'opera riuscirà a vedere la luce sicuramente grazie alla vedova Vicky Cornell che ha voluto mantenere il ricordo del marito, e che non vuole che venga dimenticato: lo fa anche per evitare che la sua memoria e anche il senso della sua arte sia alterato, e non a caso, ha voluto promuovere l'evento concerto dello scorso mese .
Lo scorso ottobre, a proposito di tributi a Cornell, è stata invece inaugurata a Robert Koblin una statua raffigurante il cantante: ed anche qui la moglie è stata protagonista di questo tributo, da lei desiderato, e che l'ha vista vicina anche quando è stata commissionata l'opera. La famiglia, oltre alla moglie, sembra molto attiva in quest'opera: non a caso infatti alcune sere fa, in occasione della cerimonia di consegna dei Grammy, sono stati i figli a ritirare il premio postumo vinto da Cornell nella categoria Best Rock Performance per il brano solista When Bad Does Good.
Alcuni mesi fa la moglie fu molto energica anche sul piano legale, e decise di denunciare il medico Robert Koblin, medico curante di Cornell: secondo la vedova infatti il dottore avrebbe prescritto un numero troppo elevato di farmaci negli ultimi anni di vita del cantante, e per di più senza nemmeno visitarlo, e senza fare ulteriori accertamenti.
Nello specifico è il farmaco Lorazepam al centro della denuncia, in quanto avrebbe reso più alto il rischio suicidio, compromettendo la capacità di giudizio del cantante: questo farmaco non a caso venne ritrovato tra le sostanze presente nel corpo di Cornell dopo l'autopsia.