"L'unico degno di nota [...] con un vago retrogusto da Conte Dracula che, comunque, funziona". E' con queste parole che il look di Achille Lauro, ospite della 76esima Mostra del Cinema di Venezia, è stato descritto nelle pagine della sezione Moda del Messaggero, in un breve pezzo di Costanza Ignazzi, che esordisce con l'emblematica frase "Uomini che superano le donne".

Il look di Achille Lauro conquista il Red Carpet

L'artista romano, classe 1990, è ospite della Mostra in quanto protagonista di un cameo nel corto cinematografico 'Happy Birthday', di cui ha curato anche la colonna sonora.

L'autore di 'Rolls Royce', il brano più chiacchierato dell'ultima edizione del Festival di Sanremo, è dunque riuscito a prendersi la scena anche sul prestigioso Red Carpet veneziano, indossando un doppiopetto bianco di Gucci, abbinato ad un pantalone a zampa di elefante.

Diverse le interviste concesse dal rapper capitolino alle più note testate giornalistiche italiane nella giornata di ieri.

Tra le più interessanti sicuramente quella realizzata con Sky, durante la quale l'eclettico socio di Boss Doms ha rivelato di aver avviato una collaborazione con un Ministero – con ogni probabilità quello dei Beni Culturali, ma il cantante non lo ha specificato – che porterà alla pubblicazione di ben tre diversi documentari, tutti incentrati sul suo percorso umano e professionale.

Tre documentari in arrivo: gli inizi, Sanremo e il successo

Il primo docu-film, stando alle parole del diretto interessato, sarebbe già stato ultimato e quindi pronto per la pubblicazione in tempi rapidi.

"Stiamo lavorando a tre documentari assieme al Ministero – ha spiegato Achille Lauro – si tratta di una trilogia che andrà a descrivere quanto ci è successo prima che la musica arrivasse nelle nostre vite, poi Sanremo, e successivamente il successo.

La nostra presenza a Venezia non è del tutto una casualità, siamo inseriti nel mondo del cinema, tra molte virgolette. Ho anche scritto un libro (il rapper si riferisce a 'Sono io Amleto', sua prima fatica letteraria, pubblicato a gennaio 2019 ed edito da Rizzoli, ndr) e sarei contento se avesse dei risvolti cinematografici, però non abbiamo ancora l'ambizione di prendere in mano la situazione.

[...] Il primo documentario è già concluso, è una cosa un po' più settoriale, si rivolge più al mio pubblico e a chi è stato affezionato alla nostra carriera. Il secondo invece fornisce uno sguardo, dal punto di vista dell'artista, su come un emergente vive Sanremo. È un docu-film che riprende tutta la mia settimana di Sanremo: da quando sono uscito di casa a quando sono tornato. Racconterà anche tutte le critiche che ho ricevuto e la relativa bufera mediatica".

Il tema degli hikikomori nel corto 'Happy Birthday'

Successivamente il rapper è entrato nel merito della sua partecipazione ad 'Happy Birthday', il corto a cui preso parte, che tratta il tema, purtroppo sempre più attuale anche in Italia, degli hikikomori.

Si tratta di giovani e giovanissimi che, schiacciati dall'eccessiva pressione sociale, finiscono per rinchiudersi nelle loro abitazioni, talvolta senza mai uscire dalla propria stanza.

Quella degli hikikomori è una vera e propria patologia, in preoccupante crescita, che soltanto in Italia colpisce al momento circa 100mila ragazzi.

"Ho detto subito sì perché c'era di mezzo un tema sociale. È un tema a cui mi sento sensibile" ha dichiarato l'artista ai microfoni di Repubblica.