Lo scrittore argentino Martin Caparros è pronto per licenziare il suo ultimo libro targato 2019. Il romanzo si chiama “Tutto per la patria” (Einaudi) e sarà nelle librerie il 12 novembre.
L'opera rientra nel genere politica e società ed è una produzione legata alla letteratura straniera. Il suo autore è particolarmente versato per una scrittura divulgativa, legata ai sommovimenti politici del suo paese. Inoltre è stato attivista durante la dittatura argentina; ha collaborato con El Pais e – insieme all’impegno di romanziere – svolge la professione di reporter; si interessa di conduzione televisiva e radiofonica.
Nell’ambito della saggistica e della narrativa, alcune delle opere che meglio lo rappresentano sono: El tercer cuerpo; Los living (che gli è valso il prestigioso Premio Herralde nel 2011); Amor y anarquia: la vida urgente de Soledad Roses; El Hambre.
Trama del romanzo
A dispetto del titolo del libro, “Tutto per la patria”, il protagonista che Caparros immette nelle sue pagine, Andrés Rivarola, sembra avere un profilo di altro rango. Infatti, si tratta di un individuo trentenne con poche prospettive – non ha lavoro né casa; è separato, e non gli riesce nemmeno di frequentare la figlia Estelita; per un pasto è costretto a rivolgersi alla madre; ha ambizioni letterarie, tarpate però dalla scarsa ispirazione – e pertanto, del tutto incapace di poter incidere in qualche modo sulla società.
Tuttavia, in questo contesto di disperazione si intrufola una specie di occasione. Uno dei suoi ‘amici’ – un certo Gorriòn, di professione spacciatore – gli propone un affare. Si tratta di ritrovare un famoso calciatore dell’Argentina, Bernabè Ferreyra. Di quest’ultimo si sa che ha avuto i natali nella pampa e, così pare, è sparito proprio dileguandosi nel luogo natio.
Nessuno l’ha più visto in giro.
La ricerca dell’attaccante
Ferreyra è il calciatore più in vista del River Plate. La sua squadra ha investito molto sulla sua figura. Quindi, in ballo non vi è solo la perdita di un genio del pallone, ma anche un impero economico basato sulla sua carriera.
Rivarola, pur avendo una vita grama si arroga la capacità di saper giudicare la faccenda con una certa ‘professionalità’: secondo il suo giudizio illuminato si tratterebbe di un ragazzo – Bernabè – confuso dal successo insperato e, pertanto, sparito per una questione di bizze da campione.
Ovviamente, se l’improvvisato investigatore nonché povero in canna, avesse un po’ più di umiltà nelle tasche, capirebbe che quella faccenda che gli viene affidata ha un odore fortissimo di marcio: diversamente chi di dovere si sarebbe rivolto a professionisti di chiara fama.