In un momento in cui molti eventi sia nazionali che internazionali vengono cancellati, spicca la conferma della sessantacinquesima edizione dei David di Donatello. Dal 3 aprile la cerimonia di premiazione era stata inizialmente spostata al 3 maggio e poi definitivamente fissata a venerdì 8 maggio: per la terza volta sarà condotta da Carlo Conti in diretta in prima serata su Rai 1. Lo ha annunciato Piera Detassis, giornalista, critica cinematografica, saggista e, dal 2017, Presidente e direttore artistico dell’Accademia del Cinema Italiano - Premi David di Donatello.
Lo stesso Conti afferma: “Ci adatteremo alla situazione e cercheremo di dare ugualmente risalto e importanza al più prestigioso riconoscimento del cinema italiano”. S', perché anche in questa kermesse, non saranno presenti né pubblico né ospiti in studio, niente red carpet, ma solo collegamenti da casa degli attori e dei registi nominati e premiati. Una modalità tutta nuova e tecnologica, necessaria per rispettare le disposizioni governative vigenti. Nel corso della serata verranno assegnate 25 statuette e i David Speciali (compresi quelli alla carriera), inoltre interverranno numerosi protagonisti della settima arte, sia italiani che internazionali ed alcune sorprese.
Le opere che hanno già vinto
Il David dello Spettatore, premio istituito lo scorso anno per il lungometraggio più visto nelle sale cinematografiche italiane entro il 31 dicembre 2019, sarà consegnato a Salvo Ficarra e Valentino Picone che hanno sbaragliato la concorrenza con “Il primo Natale”, film da loro sia diretto che interpretato.
Il risultato è calcolato grazie ai dati forniti da Cinetel. Per il duo comico siciliano è il sesto film che li vede sia davanti che dietro la macchina da presa.
Come miglior film straniero ha trionfato “Parasite” di Bong Joon-ho, dramma sudcoreano ricco di colpi di scena che tra i riconoscimenti può vantare la Palma d’oro al Festival di Cannes 2019, miglior film, miglior regia, miglior film internazionale e sceneggiatura originale agli Oscar 2020, Bafta, Golden Globes, Cesar e Critics’ Choice Awards 2020.
Dal 7 maggio sarà in programmazione tra le prime visioni di Sky Cinema Due.
Il miglior cortometraggio è firmato Giulio Mastromauro, s’intitola “Inverno” (Timo’s winter) e rappresenterà l’Italia - nella sezione dedicata - agli Oscar 2021. Il trentasettenne regista pugliese si era già occupato di soggetto, sceneggiatura, produzione e distribuzione con la sua Zen Movie anche per i corti precedenti: “Amor Taciuto”, “Carlo e Clara”, “Nuvola” e “Valzer”.
Le principali nomination ai David di Donatello 2020
I candidati per Miglior film sono: “Il primo re” di Matteo Rovere, “Il Traditore” di Marco Bellocchio, “La paranza dei bambini” di Claudio Giovannesi, “Martin Eden” di Pietro Marcello e “Pinocchio” di Matteo Garrone.
Per la Miglior regia si sfidano Marco Bellocchio, Matteo Garrone, Claudio Giovannesi, Matteo Rovere, Pietro Marcello. Il Miglior regista esordiente sarà uno tra: Leonardo D’Agostini per “Il campione”, Marco D’Amore per “L’immortale”, Carlo Sironi per “Sole”, Igort per “5 è il numero perfetto” e Phaim Bhuiyan per “Bangla”.
La giuria ha selezionato per la Miglior sceneggiatura originale: “Bangla”, “Il primo re”, “Il traditore”, La dea fortuna”, “Ricordi?” e per la Miglior sceneggiatura non originale: “Il sindaco del rione Sanità", "La famosa invasione degli orsi in Sicilia", "La paranza dei bambini", "Martin Eden", "Pinocchio".
Come Miglior attore protagonista la scelta è tra Alessandro Borghi per “Il primo re”, Francesco Di Leva per “Il sindaco del rione Sanità”, Pierfrancesco Favino per “Il traditore”, Luca Marinelli per “Martin Eden”, Toni Servillo per “5 è il numero perfetto” e per il Miglior attore non protagonista: Stefano Accorsi, Roberto Benigni, Carlo Buccirosso, Fabrizio Ferracane, Luigi Lo Cascio.
Per la Miglior attrice protagonista la sfida sarà tra Valeria Bruni Tedeschi per “I villeggianti”, Linda Caridi per “Ricordi”, Valeria Golino per “Tutto il mio folle amore”, Isabella Ragonese per “Mio fratello rincorre i dinosauri”, Lunetta Savino per “Rosa” o Jasmine Trinca per “La dea fortuna”. Per il premio di Miglior attrice non protagonista le candidate sono: Maria Amato, Alida Baldari Calabria, Anna Ferzetti, Tania Garribba, Valeria Golino.
Per il Miglior film straniero la sfida sarà tra i seguenti: “C’era una volta a... Hollywood” di Quentin Tarantino, “Green Book” di Peter Farrelly, “Joker” di Todd Phillips, “L’ufficiale e la spia” di Roman Polanski, “Parasite” di Bong Joon Ho (vincitore) che il Miglior cortometraggio tra: “Baradar” di Beppe Tufarulo; “Il nostro tempo” di Veronica Spedicati; “Mia sorella” di Saverio Cappiello, “Unfolded” di Cristina Picchi e “Inverno” di Giulio Mastromauro che sarà premiato l’otto maggio.
Per il David Giovani troviamo in lizza “Il traditore”, “L’uomo del labirinto” di Donato Carrisi; “La dea fortuna” di Ferzan Ozpetek; “Martin Eden” e “Mio fratello insegue i dinosauri” di Stefano Cipani.
Concorrono per il titolo di Miglior documentario: “Citizen Rosi” di Didi Gnocchi e Carolina Rosi, “Fellini fine mai” di Eugenio Cappuccio, “La mafia non è più quella di una volta” di Franco Maresco, “Selfie” di Agostino Ferrente, “Se c’è un aldilà sono fottuto. Vita e cinema di Claudio Caligari” di Simone Isola e Fausto Trombetta.