"Con quante persone sei stata?". Una domanda che potrebbe sembrare innocente, ma che porta con sé un carico di giudizio e pregiudizi, specialmente quando è rivolta alle donne. Il podcast È Solo Sesso di Valeria Montebello, prodotto da Chora Media, esplora come il concetto di "body count" sia diventato un parametro di valutazione nelle dinamiche del dating contemporaneo.
Un termine bellico per una questione intima
Il termine "body count", che originariamente indicava il numero di vittime in un conflitto, è ora usato per contare i partner sessuali.
"Una parola bellica per qualcosa che dovrebbe essere personale e intimo", sottolinea Montebello. Sui social, TikTok in particolare, la domanda "qual è il tuo body count?" ha generato oltre 917 milioni di visualizzazioni nell'ultimo anno, evidenziando quanto il tema sia centrale nelle conversazioni tra giovani.
Due pesi e due misure
Nel dibattito emergono due pesi e due misure: "Se una donna ha avuto molti partner, è considerata una ‘[ __ ]’, mentre per un uomo il numero più alto è un vanto". Lo dimostrano le differenze di trattamento mediatico: Taylor Swift viene derisa per le sue relazioni, mentre Leonardo DiCaprio, noto per le sue fidanzate modelle, viene etichettato come un romantico incallito, senza alcuna accezione negativa.
La narrazione tradizionale
La narrazione tradizionale ha perpetuato questa disparità per decenni. "Gli uomini sono promiscui per natura, le donne geneticamente programmate per volere un solo uomo". Una teoria che molti studi hanno confutato, ma che continua a influenzare la percezione pubblica. Il risultato? "Una sorta di profezia autoavverante", dove uomini e donne si sentono obbligati a mentire sul proprio numero di partner per aderire alle aspettative sociali.
Reazioni e contraddizioni
Il fenomeno ha generato reazioni opposte: da un lato, molte ragazze sui social rivendicano con orgoglio il proprio "body count", dall'altro, chi ha avuto pochi partner viene etichettata come "frigida". "Non c'è scampo: troppe o troppo poche esperienze sessuali finiscono per essere un metro di giudizio sociale", afferma Montebello.
Il peso della questione sugli uomini
Anche tra gli uomini la questione è controversa. "Un body count troppo basso li rende ‘sfigati’, uno troppo alto ‘perversi’". Le comunità online di "incel" (celibi involontari) incarnano questa frustrazione, attribuendo alle donne la colpa della loro condizione.
Esiste un numero "giusto"?
Ma esiste un numero giusto? "Secondo la convenzione sociale, meno di 15 ma più di 5 è il range della decenza". Una regola non scritta che mostra quanto sia radicata la necessità di incasellare l’esperienza sessuale dentro standard rigidi e spesso privi di significato reale.
Cambiare prospettiva
"Dovremmo smettere di contare e iniziare a chiederci non con quante persone siamo stati, ma cosa ci piace fare a letto", conclude Montebello. Un cambio di focus che potrebbe finalmente liberare le relazioni dal peso del giudizio e dell’ansia da prestazione.