L'artista Selene Cardia porta negli spazi della galleria d'arte Alfonso Artiaco a Napoli dal 13 giugno una pittura che è al contempo atto di resistenza e forma di cura la sua prima personale "Chiodi d'ambra". Il titolo, mutuato da un verso de Le mille e una notte, racchiude la dualità fondante del suo lavoro: la tensione tra la violenza del "chiodo", che fissa e penetra, e la delicatezza dell'ambra, sostanza che custodisce e preserva la fragilità del tempo.
L'approccio liturgico di Selene Cardia
La pratica di Selene Cardia si fonda su un approccio rigoroso, quasi liturgico, in cui ogni azione — dalla preparazione dei supporti alla stesura del colore — scandisce un ritmo riflessivo e pervasivo.
Il gesto, ripetuto e quasi meditativo, non è mai una performance fine a sé stessa, ma diviene la misura del presente, un punto fermo per ancorare la percezione. In questa grammatica, il tempo non è un'astrazione idealizzata, ma un corpo vissuto, una densità reale che Selene Cardia restituisce sulla tela. Centrale è il legame con la sua terra d'origine, la Sardegna, un'influenza che non si traduce in rappresentazione, ma si condensa in una geografia soggettiva che informa il ritmo stesso del fare pittorico. Il tempo del luogo d'origine viene assorbito e trasformato in un paesaggio sensibile, una profondità stratificata che abita ogni superficie.
La serie Ti penso, non ti penso
Il cuore della mostra di Selene Cardia è rappresentato dalla serie Ti penso, non ti penso, tre opere che incarnano l'oscillazione tra prossimità e assenza, tra esposizione e ritiro.
Il titolo stesso suggerisce un moto interiore che si traduce in una pittura allusiva, che non afferma ma suggerisce, non descrive ma trattiene. Come nella narrazione frammentaria da cui il progetto trae ispirazione, ogni segno sulla tela diventa un frammento di resistenza, una parola non detta che offre salvezza. La materia pittorica, densa e velata, è un amalgama di terre scure, rosa opachi e grigi evanescenti che costruisce superfici vibranti, soglie aperte verso luoghi non vissuti ma intensamente evocati: un giardino segreto, un deserto interiore, un mare che si nega allo sguardo.
Questi spazi non si offrono mai completamente alla vista, ma si insinuano nella percezione come premonizioni o reminiscenze.
La pittura di Selene Cardia, quindi, non ha una funzione illustrativa, ma protettiva: custodisce l'ambiguità, accoglie il dubbio come atto necessario e trasforma l'urgenza espressiva in contemplazione.
Le date della mostra
L'esposizione di Selene Cardia, aperta al pubblico dal 13 giugno al 6 settembre 2025 negli spazi della galleria Alfonso Artiaco a Piazza dei Martiri, 58 a Napoli, costituisce un debutto di grande rilievo. Il fatto che si tratti della prima mostra personale dell'artista la rende un appuntamento di particolare interesse per i collezionisti e gli operatori del settore, che hanno qui la possibilità di acquisire opere di una voce emergente già dotata di un linguaggio definito e di una poetica di notevole spessore.