La galleria Alfonso Artiaco di Napoli presenta "Nient'altro che Pittura", la prima personale di Paolo Bini, un'affermazione programmatica che definisce i confini e le ambizioni di una ricerca artistica radicale. La dichiarazione contenuta nel titolo è una scelta di campo precisa: escludere ogni narrazione esterna per affidare al linguaggio pittorico puro la capacità di generare un'esperienza sensoriale e profonda. Paolo Bini invita lo spettatore a un confronto diretto con la tela, concepita non come superficie ma come entità viva, uno spazio cromo-luminoso dove la percezione si fa protagonista.
Paolo Bini e il paesaggio
La riflessione di Paolo Bini parte dal concetto di paesaggio, spogliato però di ogni intenzione descrittiva. Nelle sue opere, il paesaggio si trasforma in una visione interiore, un'evocazione rarefatta che emerge dalla materia stessa. Il colore, per Polo Bini, è un elemento attivo, denso di tempo e memoria, un veicolo di stratificazioni che costruiscono l'opera attraverso un processo meticoloso di gesti, sedimentazioni e successive sottrazioni. Questo equilibrio tra un rigore quasi architettonico e un abbandono intuitivo permette alla pittura di manifestarsi come evento, un luogo di ascolto e risonanza.
I due momenti del percorso espositivo
Il percorso espositivo si articola in due momenti distinti che esplorano diverse declinazioni di questa grammatica visiva.
Il primo ambiente accoglie lo spettatore in un'atmosfera quasi monocromatica, dominata da pigmenti micacei. Qui, la materia pittorica si rivela attraverso la luce, generando riflessi cangianti che animano la superficie e la trasformano in una memoria evanescente, una soglia tra il mondo esterno e l'universo percettivo dell'osservatore. È un invito alla contemplazione, a un lento scivolamento in un paesaggio silenzioso che non si impone, ma si lascia scoprire.
Nel secondo ambiente, il ritmo cambia. La tela diventa il diario visibile del tempo trascorso, una partitura scandita da tracce orizzontali e verticali che testimoniano un continuo processo di trasformazione, di aggiunte e rimozioni. La profondità delle composizioni di Paolo Bini nasce da una lenta e istintiva stratificazione del colore, un respiro profondo che l'opera svela gradualmente.
In questo contesto si inseriscono lavori strutturati sulla ripetizione di un modulo, quasi un mantra visivo dove il gesto si fa eco e sintesi. Attraverso l'interazione tra luce e oscurità, la superficie pittorica diventa il luogo di una rivelazione: l'azione si trasforma in forma, il tempo in traccia e il silenzio in immagine.
Le date della mostra
La mostra di Paolo Bini, visitabile dal 13 giugno al 6 settembre 2025 presso la sede della galleria Alfonso Artiaco in Piazza dei Martiri, 58 a Napoli, segna un momento cruciale nel percorso dell'artista. Trattandosi della sua prima mostra personale presso la prestigiosa istituzione, l'evento rappresenta un'occasione fondamentale per il collezionismo più attento, offrendo l'opportunità di intercettare una fase matura e pienamente consapevole della ricerca di Bini.