Una scultura dal valore di 12 milioni di euro e un messaggio potente sul nostro tempo: con Natura Morta, il cesto di armi scolpito in marmo, Jago porta a Napoli una delle sue opere più significative. Dal 20 dicembre l’installazione, reduce dalla prestigiosa esposizione alla Biblioteca Ambrosiana di Milano, entra ufficialmente nello Jago Museum, nella chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi, arricchendo il percorso espositivo dello scultore nel cuore del rione Sanità.

Natura Morta, la scultura da 12 milioni di Jago arriva allo Jago Museum di Napoli

La creazione, già esposta all’Ambrosiana, debutta nella chiesa di Sant’Aspreno.

Una natura morta priva di frutti e colma di armi: è Natura Morta, la nuova opera di Jago, valutata 12 milioni di euro e pronta a essere accolta a Napoli, città che lo scultore ciociaro considera ormai la sua casa. Dal 20 dicembre l’opera sarà visibile allo Jago Museum, allestito nella chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi, nel cuore del rione Sanità.

La scultura approda nel capoluogo campano dopo un percorso espositivo di grande rilievo: per sei mesi è stata esposta nella pinacoteca della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, posta in dialogo diretto con la celebre Canestra di frutta di Caravaggio, creando un confronto tra il linguaggio contemporaneo e la tradizione artistica.

Un’opera che rompe gli schemi

Scolpita in marmo statuario, Natura Morta raffigura un cesto pieno di armi anziché frutti.

Una scelta che ribalta il tradizionale concetto di natura morta e lo trasforma in una potente riflessione sulla nostra epoca.

Il contrasto tra la purezza del marmo e la violenza degli oggetti scolpiti crea un effetto di forte impatto: bellezza e distruzione convivono, costringendo l’osservatore a interrogarsi su temi come la fragilità della vita, il conflitto e le responsabilità collettive.

Una nuova tappa per lo Jago Museum

L’ingresso di questa scultura segna anche un momento importante per lo Jago Museum, recentemente rinnovato grazie a interventi di restauro che hanno valorizzato la chiesa di Sant’Aspreno. Natura Morta amplia il percorso dedicato allo scultore, che negli ultimi anni ha intrecciato sempre più la sua ricerca artistica con l’identità culturale di Napoli.

In questo senso, l’opera si presenta come un invito alla consapevolezza, particolarmente significativo nel periodo dell’Avvento: Natura Morta sollecita domande, incrina certezze e apre uno spazio interiore di riflessione.

Un’ulteriore conferma del modo in cui Jago utilizza la scultura non solo come espressione estetica, ma come strumento per interpretare e restituire la complessità del presente.