Questa è la storia di un ragazzo di ventisei anni, Chris Lemanski, una storia che sta facendo il giro del web e dei media americani e che mai nessuno, forse, avrebbe pensato fosse possibile o sarebbe stato messo veramente in atto. Un'autentica follia quella di Chris che ha percorso 9656 chilometri a piedi, in 18 mesi, da Istanbul a Lisbona dove ad accoglierlo c'erano i suoi genitori.

Un viaggio fra culture, paesi e paesaggi diversi

Un viaggio fra culture, paesi e paesaggi diversi che forma mentalmente e spiritualmente un individuo, la cui esistenza acquista poi un valore e un significato diversi.

Certo, grazie ad Internet oggi si possono avere ampie conoscenze, ma nulla è in grado di forgiare concretamente qualcuno se non l'esperienza, il contatto diretto con la gente. Proprio come si fa o si dovrebbe fare per apprendere una lingua. Imparare una lingua non vuol dire, infatti, avere le giuste conoscenze semantico-lessicali, non vuol dire avere semplicemente una buona dose di conoscenze grammaticali indispensabili per un corretto scambio di informazioni; come sostiene Hymes - fondatore dell'ethnology of speaking - durante lo scambio comunicativo è necessario prendere in considerazione sottocompetenze di vario tipo: paralinguistico, cinesico, prossemico e, ovviamente, socioculturale.

Il viaggio di Chris

Secondo quanto si legge dal Record Eagle di Traverse City, Chris Lemanski, un giovane ventiseienne originario del Michigan, è il protagonista assoluto e indiscusso di un viaggio in completa solitudine che ha in sé dell'incredibile: ha percorso il sentiero europeo E3, dalla Turchia al Portogallo, attraversando quattordici paesi, per un totale di 9656 chilometri usando solamente il suo ingegno e i suoi piedi.

Chris - appassionato di lettura e scrittura - è alla ricerca della verità situata oltre le parole, alla ricerca di quella pace e di quella tranquillità di cui si può godere appieno solo a stretto contatto con i fiori e, in sostanza, con la natura.

Il viaggio - della durata complessiva di diciotto mesi - è cominciato nell'aprile 2016 da Istanbul ed è arrivato a Lisbona lo scorso ottobre 2017.

Ad accoglierlo, qui, i suoi genitori.

Siffatta esperienza ha cambiato la sua vita e, certamente, l'ha arricchita. Il giovane ventiseienne ha creato un suo proprio blog (fugaciousfollies.com), attraverso il quale informava dei luoghi che aveva visitato chiunque vi si connetteva, raccontando a chiunque si fosse appassionato alla sua storia, le sue incredibili avventure ed esperienze.