La ricerca di un'occupazione è paragonabile ad un lavoro part-time e, come tale, richiede il massimo impegno per ottenere i risultati sperati. In primis è necessario avere un buon "Curriculum Vitae", inviarlo alle aziende giuste e, infine, sostenere un buon colloquio di selezione. Ecco, dunque, 3 errori molto frequenti da evitare nella ricerca di un lavoro.

Candidarsi a qualsiasi posizione

Per quanto una persona in cerca di lavoro abbia necessità di trovare un'occupazione, questo metodo non porta ad alcun risultato. Le aziende ricercano personale competente, che abbia già maturato una certa esperienza nel ruolo: se spedite la candidatura per una posizione disallineata al vostro percorso, verrà scartata immediatamente.

Inoltre farete una brutta figura con il selezionatore che, qualora dovesse avviare una nuova proposta più mirata, non vi contatterebbe. Leggete, dunque, molto bene le "skill" ricercate dalle varie aziende, e rispondete solo nel caso in cui abbiate i requisiti richiesti.

Particolare attenzione meritano le offerte rivolte a personale senza esperienza, dove la tentazione di "provarci" è molto forte: in questi casi il selezionatore non cerca delle competenze tecniche, ma una risorsa di potenziale. Il consiglio è, dunque, di personalizzare il curriculum in base alla posizione a cui ci si sta candidando, inserendo esperienze extra-lavorative (come hobby, sport o lavoretti estivi) che facciano trasparire un carattere adatto a ricoprire un determinato ruolo.

Per esempio: se volete candidarvi ad una posizione come venditore, è utile specificare che avete ottime capacità relazionali (indicando come le avete acquisite) e scrivere per quale motivo volete intraprendere quel determinato percorso professionale.

Dunque ricordatevi che il CV va inviato solo in risposta a inserzioni che vi rappresentano.

Qualora non doveste trovarne, è meglio mandare un'autocandidatura.

Non tenere traccia dei CV inviati

Nella ricerca di lavoro, si tende a mandare CV "a raffica". Di conseguenza, è buona abitudine scrivere su un'agenda a quali annunci ci si sta candidando e, perché no, personalizzare il CV in base all'azienda e alla posizione. Le società prediligono, infatti, i candidati motivati a lavorare per loro, rispetto a quelli disposti a collaborare in qualunque caso.

Ma perché annotarsi i CV inviati? I motivi sono piuttosto semplici. Innanzitutto per evitare di candidarsi più volte alla stessa inserzione, portando il selezionatore a pensare che siete persone superficiali e poco attente alle attività che svolgete.

In secondo luogo, qualora il vostro CV dovesse risultare interessante e il selezionatore vi contattasse per una prima intervista telefonica, uno degli errori più gravi è far trasparire la non consapevolezza di quale sia l'inserzione alla quale avete risposto, magari chiedendo a chi vi sta contattando di darvi qualche informazione poiché avete "mandato molte candidature".

Per ovviare al problema, basta chiedere gentilmente di essere ricontattati, e andare a verificare sulla vostra agenda qual era la posizione, prendendo informazioni sull'azienda per mostrarvi preparati.

Il colloquio telefonico

Avete mandato un CV per una posizione che fa proprio al caso vostro, possedete le skill richieste, e il luogo di lavoro è vicino alla vostra abitazione. Tutto fa pensare che sarete presto contattati per un colloquio, ma... prima di convocarvi per un incontro, il selezionatore vi contatterà per una prima intervista telefonica.

Questa fase è importantissima per il proseguimento dell'iter di selezione, dunque bisogna evitare di prenderla sottogamba.

In primis, ricevendo una telefonata da un numero sconosciuto, dovete rispondere con la massima educazione, senza dare per scontato che a chiamare sia qualche call center: la maleducazione e l'aggressività sono sicuramente un punto a vostro sfavore.

Qualora non riusciste a rispondere, richiamate il prima possibile.

A seguire, come anticipato, dovete mostrarvi preparati sulla posizione alla quale vi siete candidati, essere concentrati sulle domande che vi stanno facendo, fornire massima disponibilità per un eventuale colloquio, ed evitare di fare domande sul contratto e sullo stipendio.

L'intervista telefonica potrebbe durare dai 5 ai 15 minuti, spostatevi dunque in un luogo isolato, lontano da telefoni che squillano o bambini che urlano. Se la telefonata arriva mentre state mescolando il sugo o avete fretta, è meglio chiedere di essere contattati in un altro momento, scusandovi per l'inconveniente.

Se vi ritrovate in questo elenco, cercate di correggere i vostri errori, viceversa non demoralizzatevi.

Non esiste una ricetta perfetta per trovare lavoro e, spesso, le aziende scelgono altri candidati per ragioni che non dipendono da voi. È dunque inutile abbattersi, rischiando di perdere delle opportunità interessanti. Mantenete la fiducia in voi stessi e nelle vostre capacità, senza lasciare nulla di intentato: il lavoro perfetto potreste trovarlo proprio con la prossima candidatura.