A causa della grave crisi economica/lavorativa che l'Italia sta ormai affrontando da anni, il Governo insieme a determinati enti come l'Inps, in collaborazione con i vari Comuni di residenza di ciascun richiedente, cercano di aiutare e/o sostenere mamme, disoccupati e soprattutto famiglie in gravi difficoltà quotidiane, con necessità di un sostegno capace di affrontare i comuni fabbisogni giornalieri. Nell'articolo che seguirà approfondiremo insieme i principali bonus attivi per l'anno corrente.

Quali i bonus famiglia 2018?

Svariate le conferme per i bonus attivi per l'anno 2018 e numerose le riduzioni o sconti previsti per coloro che non superano una determinata soglia di reddito, verificata tramite l'Indicatore della propria situazione economica, ossia il comune Isee.

Vediamo quali i principali bonus previsti:

  • bonus bebè 2018: viene definito quale strumento o sostegno economico per tutte le neomamme. La suddetta agevolazione, confermata anche per il 2018, prevede un assegno di 960,00 per ciascun bambino nato o adottato. La conferma, però, porta con se qualche modifica: inizialmente le somme del bonus bebè erano corrisposte per ben tre anni. La legge di Bilancio 2018, conferma ancora una volta tale misura ma, predisponendone una durata diversa: un anno e non tre per tutti i nati 2018, previsto stesso iter per bambini adottati o affidati;
  • bonus mamma domani: tale contributo prevede l'elargizione alla futura mamma di una cifra pari a 800 euro, corrisposta dall'Inps in un'unica soluzione, direttamente sul conto bancario o postale indicato o scelto dal richiedente al momento della compilazione della domanda. In questo caso, non vige il rispetto di nessun limite di reddito, quindi, non sarà necessario per nessuno, presentare il consueto Isee;
  • fondo natalità 2018: questa misura consente, nello specifico, alle famiglie che diventano genitori nell'anno 2018 di accedere a prestiti agevolati, fino a somme di 10.000 euro. In questo caso, grazie all'aiuto o garanzia dello Stato, si darà la possibilità alle famiglie che non possiedono i requisiti/criteri necessari di ottenere la cessione di determinate somme di denaro, da restituire entro sette anni il prestito;
  • reddito di inclusione (REI): quale misura di contrasto della povertà, devoluta mensilmente con cifre variabili a seconda dei componenti del nucleo familiare. In aggiunta, il reddito d'inclusione si sostanzia anche in progetti "su misura" o "personalizzati" volti al miglioramento delle proprie condizioni sociali e lavorative. Il nucleo familiare dovrà essere composto almeno da: un minore o un disabile o un donna in stato di gravidanza o un disoccupato con età pari o superiore a 55 anni. Dal primo gennaio 2018 il Rei sostituisce il SIA e l'ASDI.

Quali le principali agevolazioni per soggetti con basso reddito?

Tra le principali riduzioni previste per l'anno 2018, distinguiamo:

  • riduzione canone telefonico: per chi possiede un reddito non superiore ai 6.713,94 euro è possibile richiedere una riduzione del canone pari al 50%, qualora all'interno del nucleo familiare ci fosse una persona titolare di pensione di invalidità civile o assegno sociale o con più di 75 anni;
  • esenzione canone Rai: dopo l'introduzione del canone Rai in bolletta, è prevista anche una relativa esenzione per soggetti con 75 anni di età e con reddito non superiore ad 8.000 euro.

Sarà possibile presentare domanda recandosi presso tutti i CAF/PATRONATI autorizzati.