Aveva vinto i Golden Globes e tutti i premi che precedono gli Oscar. Era la grande favorita per la statuetta di miglior attrice protagonista, ma se l'è vista soffiare a sorpresa dall'interpretazione regale di Olivia Colman ne La Favorita di Yorgos Lanthimos. E così, dopo sei nomination agli Academy Awards, anche la settima è andata a vuoto e Glenn Close si è ritrovata ancora una volta senza Oscar. Non è bastata la grande performance in The Wife, l'ennesima di una carriera lunga di classe e talento. Un percorso che non ha certo bisogno di una statuetta dorata per entrare nella storia del Cinema, ma la delusione è stata maggiore delle precedenti.
3 nomination agli Oscar nei primi 3 film
Quando si dice "il buon giorno si vede dal mattino". Glenn Close ha ottenuto ben 3 nomination agli Oscar nei suoi primi 3 film tra il 1983 e il 1985: Il mondo secondo Garp, Il grande freddo e Il migliore.
Consacrazione "fatale"
Nonostante i riconoscimenti già ricevuti, la definitiva consacrazione internazionale arriva nel 1988 con la quarta candidatura agli Academy Awards per l'inquietante performance in Attrazione fatale di Adrian Lyne. Una donna disturbata mentalmente che perseguita un uomo sposato (Michael Douglas) che ha commesso l'errore di concedersi a lei per una notte.
