Ieri, giovedì 18 giugno, è stata la giornata del sushi, il più famoso piatto giapponese che negli ultimi decenni ha conquistato il mondo intero. Non tutti, però, conoscono alcune curiosità legate a questa prelibatezza orientale: dalle sue origini fino all'arrivo in Occidente, passando attraverso dei semplici consigli per degustarlo al meglio.
Ecco di seguito 10 curiosità sul sushi.
L'origine cinese
La prima curiosità, che forse non tutti sanno, è che il sushi è originariamente di provenienza cinese. In Cina, infatti, anticamente questa preparazione veniva utilizzata per la conservazione del pesce. In queste vesti è arrivato in Giappone, diventando una pietanza molto prelibata e fresca.
Hanaya Yohei, l'inventore del sushi
Hanaya Yohei, detto Yoshi, è considerato l'inventore del sushi. Nella prima metà dell'800 creò un piccolo bocconcino fatto di riso pressato e pesce marinato sopra.
Il galateo del sushi: si può mangiare anche con le mani
Ci sono diverse "regole" legate alla consumazione del sushi. Una di queste è quella relativa al mangiarlo con le mani. Questo piatto, infatti, nasce come street food e per poterlo mangiare senza bacchette, il riso e il pesce vengono avvolti in un'alga.
1953: l'arrivo del sushi in Occidente
Nel 1953 il principe Akihito tenne un ricevimento a Washington, dove offrì agli ufficiali americani questa delizia.
Nel sushi giapponese tradizionale non c'è quello al salmone
Nella madrepatria nipponica per tradizione non esiste il sushi al salmone. Il mercato del pesce di Tokyo offre una grande e variegata quantità di pesci, ma non il salmone che, essendo norvegese, non arriva nelle acque orientali.
Iyo: unico ristorante di sushi stellato in Italia
L'unico ristorante italiano di sushi che può godere di una stella Michelin si trova a Milano e si chiama Iyo. A ottenere la stella è stato Haruo Ichikawa, nel 2014.
Il miglior sushi del mondo
Il miglior sushi del mondo è considerato quello preparato da Jiro Ono. Il suo ristorante è molto piccolo ed è situato da decenni nei sotterranei di un palazzo a Tokyo.
L'apprendistato giapponese: solo dopo quattro anni un allievo può realizzare il sushi
L'apprendistato giapponese sulla preparazione del sushi è molto complesso. Per i primi due anni l'allievo non può maneggiare i coltelli né dedicarsi alla preparazione della pietanza. Solo dopo il secondo anno è possibile iniziare la pratica con la cottura del riso e solo dopo quattro anni può apprendere l'arte del coltello e realizzare i bocconcini di sushi.
Come degustare il sushi
Ci sono regole precise per degustare il sushi. Essendo una pietanza a base di riso e pesce, è preferibile assaggiare prima quelle con un gusto più delicato arrivando a quelle con un gusto più deciso e accesso. Si deve iniziare, quindi, ad esempio, con il pesce alla platessa e finire con quello ai ricci di mare.
La qualità del pesce
Di grande importanza è la freschezza di questa pietanza. Esistono diversi modi per riconoscere un sushi fresco e di qualità: fra essi sono importanti l'aspetto e il sapore del pesce.