L’ultima scadenza dell’anno riguardante l’Imu si sta avvicinando, entro il 17 dicembre va, infatti, pagato il saldo 2012; termini come F24 sono ormai entrati a far parte del linguaggio comune, non più riservato al solo mondo contabile.

Le istruzioni su come eseguire il pagamento si trovano ovunque. È utile conoscere anche le modalità di presentazione di un ravvedimento operoso, attraverso il quale è possibile sanare delle irregolarità e beneficiare delle sanzioni amministrative ridotte prima che l’amministrazione li contesti.

Con il ravvedimento operoso si pagano l’imposta dovuta non ancora versata, gli interessi moratori e la sanzione determinata in misura ridotta.

Gli interessi moratori sono calcolati al tasso legale annuo, attualmente al 2,5%, dal giorno in cui il versamento avrebbe dovuto essere eseguito a quello in cui viene effettivamente eseguito. Prima ci si “ravvede” meno sanzioni si pagano. Se è fatto dopo 30 giorni dalla scadenza ed entro un anno dall’omissione o dall’errore la sanzione ridotta è pari al 3,75% (quella ordinaria sarebbe stata pari al 30%).

I versamenti vanno eseguiti con modello F24 indicando gli appositi codici tributo, barrando la casella “ravv” e inserendo tutte le altre informazioni richieste come nel caso del versamento ordinario.

Nell’ipotesi, invece, di IMU pagata in eccesso, è possibile chiedere all’amministrazione comunale il rimborso (entro il termine di cinque anni dal giorno del versamento).

Alcuni comuni mettono a disposizione il modulo da compilare al quale allegare tutti i riferimenti del pagamento eseguito di troppo.

In caso di dubbi è meglio rivolgersi all’ufficio tributi del comune dove si trova l’immobile interessato. Molti di questi mettono a disposizione gli strumenti di calcolo sul proprio sito internet. Non ci resta che pagare.