Secondo Nidil, il sindacato di categoria dei lavoratori atipici, l’effetto della riforma Fornero spingerà numerose aziende a non rinnovare i contratti, e i più fortunati, dovranno accontentarsi di una collaborazione diversa, e meno tutelata, come partita iva e Voucher (i buoni che il datore acquista dall'Inps e che il lavoratore, una volta ricevuti, può riscattare alla posta).

Da una prima stima, nel 2011 il totale dei lavoratori atipici (Co. Co. Co. e Co. Co. Pro.) in Italia è di circa 1,5 milioni, sia nel pubblico sia nel privato, che a causa della nuova riforma del mercato del lavoro potrebbero diventare 700 mila in meno.

In una nota il segretario generale del Nidil - Cgil, Filomena Trizio sottolinea che “si tratta di una prima valutazione ma l'allarme è serio”, spiegando che: visti i requisiti della legge Fornero, molte aziende non stanno rinnovando i contratti, soprattutto per l’eccesivo carico fiscale che il datore di lavoro deve sostenere nei confronti dell’impiegato.

Infatti, le nuove norme sulla riforma del mercato del lavoro, prevedono che i nuovi contratti debbano rispondere a progetti veri, e con retribuzioni che non siano inferiori ai minimi contrattuali, determinando al tempo stesso una modifica della situazione aziendale.

Il sindacato fa notare che molte aziende, anziché mutare le forme contrattuali di collaborazione in rapporto di lavoro dipendente, aggirano le norme, utilizzando forme di assunzione diverse, come la partita iva, il lavoro occasione o il voucher, con un risparmio in oneri contributivi non indifferente.

E proprio a tal fine, rileva il segretario Trizio, “sarebbe auspicabile che queste norme siano applicate con una contrattazione di merito tra organizzazioni sindacali e imprese, senza le quali è alto il rischio che le aziende preferiscano la non attivazione di nuovi contratti o la trasformazione in tipologie meno tutelanti”.

Secondo la sindacalista si tratta "di un allarme rispetto alla situazione reale”, ma anche di un invito ai lavoratori di rivolgersi al movimento, con l’apertura dei tavoli contrattuali, per valutare concretamente le varie posizioni e per adottare insieme le soluzioni più idonee, aderendo all’iniziativa “ Capodanno 2013, assistendo tutti quei precari in scadenza contrattuale”.