I canoni di locazione in Italia segnano un calo medio del 3,3% nel 2012, con un’accelerazione della caduta nella seconda parte dell’anno. Le flessioni maggiori nei grandi mercati, con Roma che guida la graduatoria dei ribassi, seguita da Milano e Napoli.

Nel primo semestre del 2012 i canoni di locazione hanno registrato una diminuzione dei valori del 2,1% sui bilocali e del 2,0% sui trilocali; nelle grandi città la contrazione dei valori è stata del 3,2%. A Milano un bilocale costa in media 680 euro mentre un trilocale 960 euro. Emerge dall'analisi dell'Ufficio Studi di Tecnocasa nel primo semestre 2012 in Lombardia.

D'altra parte, con le compravendite in stallo e la pressione fiscale che aumenta sulle seconde case, non poteva che verificarsi questo andamento: secondo Vincenzo de Tommaso, responsabile ufficio studi di idealista.it, “L'offerta ha registrato un’impennata dopo l’estate rispetto all’andamento del primo semestre, il segno che più proprietari ora preferiscono affittare casa piuttosto che tenerla vuota per far fronte a un fisco sempre più severo, e questo ha ridato slancio all’asfittico segmento delle locazioni. Un fatto inedito, ma estremamente significativo per un mercato che si riconfigura per offrire sbocchi a quella domanda abitativa che ha difficoltà ad accedere all’immobile di proprietà”.

"Per quanto riguarda le tipologie di contratto di locazione - spiega ancora Tecnocasa -, quello più praticato è il canone libero (4+4), seguito dal concordato e poi da quello ad uso transitorio. La domanda di abitazioni in affitto si concentra in particolare sui bilocali (39%), a seguire il trilocale (36,4%).

Resta la maggiore rigidità da parte dei proprietari ad affittare l'immobile, in quanto si desiderano maggiori garanzie sull'affidabilità dell'inquilino e la continuità dei pagamenti dei canoni di locazione. Anche i potenziali locatari sono sempre più esigenti nella ricerca dell'immobile e si evidenzia una maggiore facilità di affitto per le soluzioni di "qualità", dove per qualità si intende non solo lo stato dell'immobile ma anche la qualità dell'arredamento, la presenza di ambienti luminosi e di servizi in zona. La presenza del riscaldamento autonomo è apprezzata perché consente una riduzione dei costi condominiali".