Mentre l'eurogruppofesteggia il parziale salvataggio di Cipro, a Nicosia i correntisti piangono, saranno loro alla fine a pagare il prezzo piùalto, con ripercussioni che scuoteranno l'economiareale del paese.

Per i clienti delle due maggiori banche (Laiki e Bank of Cyprus), si annunciano tempi difficili: di fatti il prelievoforzoso autorizzato dallo stato, sui conti correnti superiori a 100 mila euro, toccail 40%, e su decisione del ministero delle finanzeCipriota, per evitare assalti agli sportelli da parte di clienti che voglionochiudere i c/c, gli istituti di credito, rimarranno chiusi per circa diecigiorni, mentre i controlli sui movimenti di capitale, si protrarranno peralcune settimane.

"Il risultato è visibilmente chiaro, il tracollo del sistema bancario di Cipro graveràpesantemente sul popolo".

Nel frattempo continua a scarseggiare anche il contante,gli importi da prelevare negli sportelli bancomat,non superano la soglia dei 120 euro, e il tasso d'inflazione sui beni di prima necessità, arriva ai massimi storici.

Tirano un parziale sospiro di sollievo i depositi sotto i 100 mila euro, chesaranno garantiti dalla BCE, mentre tutti gli Asset negativi della Laiki,confluiranno in una Bad Bank.

Diversa sorte per gli Asset buoni (Good Bank), che saranno destinati nella Bank of Cyprus,così come la liquidità della BCE.

E nonostante l'accordo dell'eurogruppo, che dovrebbeevitare gli squilibri del settorefinanziario, ristrutturando l'intero settore bancario di Cipro, il pericolodella bancarotta, rimane dietro l'angolo.

La medicina iniettata dall'UE, evita solamente il rischio d'insolvenza momentanea, ma l'eventualeuscita dall'euro per un periodo prolungato di crisi è evidente.

Sanate le banche, l'attenzione si sposta sul debito sovrano che al momento èsostenibile, ma se il paese scivola in una profonda recessione, difficilmentereggerà lo tsunami dei mercati finanziari e degli investitori, che per logicheeconomiche trascinerebbe il paese alla deriva.

I prossimi mesi per i Ciprioti saranno di lacrime esangue, e lo spauracchio di ricorrere al fondoSalva Stati, con tutte le conseguenze negative che si ripercuoteranno sullanazione, diventa realtà.

Infine non è lontano neanche il contagio verso altripaesi dell'eurozona, viste le ripercussioni di Borse e Mercati,nonostante le rassicurazioni dell'eurogruppo sul piano congegnato per evitareil Default.