Aumenta lapercentuale di giovani disoccupati, sia in Italia che nel resto d'Europa. Idati forniti dall'Istat confermano le previsioni meno ottimistiche sul tasso dioccupazione, mettendo in allarme analisti economici e forze politiche digoverno già alle prese con un quadro generale tutt'altro che roseo. Senzalavoro, nella fascia d'età tra i 15 e i 24 anni, risultano nel primo trimestredell'anno più di 600 mila persone, cioè il 41,9% dei ragazzi "attivi" (cioèalla ricerca di un'occupazione), livello che non si toccava dal 1977.

Drammaticala situazione nel Sud d'Italia, dove la disoccupazione femminile relativa allastessa forbice anagrafica si attesta sulla cifra elevatissima del 52,8%.

Sulpiano nazionale la situazione non sembra di molto differente, essendo aumentatala percentuale di disoccupati fino al record del 12,8%, massimo storico innegativo rispetto alle tabelle ufficiali di 36 anni fa.

"Un paese fermo a 25anni fa, incapace di fare le riforme necessarie. In Italia è a rischio lacoesione sociale" ha ammonito Ignazio Visco, attuale Governatore della Banca d'Italia,tra i primi a commentare i preoccupanti dati pubblicati dall'Istat in occasionedella relazione annuale.

Non consolano, in un contesto fortemente critico comequello emerso dalle rilevazioni statistiche sull'occupazione, i numeri offertidagli altri paesi dell'Eurozona: 19,3 milioni di cittadini (3,6 tra i giovani) formanol'esercito dei senza lavoro, con punte negative superiori ai livelli italianisoltanto nelle "cenerentole" Spagna, Grecia e Portogallo.

Allo studio delleistituzioni comunitarie, un piano straordinario di "iniziative per fronteggiarel'emergenza della disoccupazione giovanile", illustrato per sommi capi dalcommissario Ue agli affari sociali Lazlo Andor in un'intervista sul quotidianoIl Messaggero.