"Se sforiamo il tetto del 3% del rapporto deficit PIL, poi i mercati ci massacrano, lo spread sale e andiamo in default". Spread, default, parole un tempo sconosciute, al giorno d'oggi sono gli spettri che si aggirano per l'Europa. Eppure come tutti gli spettri anche questi scompaiono se rischiariamo il campo e usiamo la ragione.

Se solo qualcuno facesse capire alla gente che cose come l'austerità, il pareggio di bilancio, la riduzione del debito pubblico. Non sono concetti assoluti, né tantomeno dogmi, ma aspetti di una teoria economica fra le altre, saremmo tutti più tranquilli.

Innanzitutto il debito. Il debito è un'idea che fa molta presa poiché è facile trasferire l'idea del debito dalla macroeconomia alla vita di tutti i giorni: se hai un debito lo devi pagare. Elementare no? Quindi se l'Europa ci dice che siamo troppo indebitati tutti riteniamo naturale pagare i nostri debiti. Se però andiamo a leggere i fautori della Modern Money Theory (MMT), ci rendiamo conto che non solo il debito pubblico non va demonizzato, e che il debito contratto fra soggetti privati (ad es il mio vicino di casa), è cosa ben diversa dal debito pubblico di uno stato, ma che anzi lo stesso debito è un toccasana per l'economia e il benessere generale.

Infatti, ci spiegano i nostri teorici, un surplus di credito da parte dello stato significa un surplus di debito da pare dei privati, quindi necessità di accedere al credito, alti tassi di interesse, depressione di consumi e dell'economia ecc.

Viceversa un surplus di debito da parte dello stato sortisce l'effetto opposto e l'economia va verso la piena occupazione. Il tutto mantenendo l'artificio contabile del debito, tanto più giustificato se ci troviamo in un periodo di depressione dell'economia. Ecco quindi che lo stato, come dice Paolo Barnard, il principale sostenitore italiano di questa teoria, deve trasformarsi nella "gallina dalle uova d'oro".

Un'economia sana per funzionare deve innanzitutto potersi avvalere di una moneta sovrana, in maniera tale da poter stampare moneta e così facendo sostenere il credito ai privati, con un minimo d'inflazione e con sommo beneficio dell'economia.

Funziona? I sostenitori dei questa visione dell'economia sono gente del calibro di James Kenneth Galbraith, e poi Randall Wray, Stephanie Kelton, William Black, Michael Hudson e infine Warren Mosler che ha dato il nome alla versione più aggiornata della teoria. Non gente da poco, considerando che alcuni di essi sono tenuti in seria considerazione da Obama e che il loro intervento ha contribuito a risanare un paese in pieno default come l'Argentina.