Giornata di passione per le borse, spaventate dalla crisi economica e soprattutto dalla possibilità che la Grecia fuoriesca dal sistema dell'euro, in seguito alle prossime elezioni del 25 gennaio. La crisi di Governo del Paese ellenico ha gettato i mercati nella disperazione, per la paura che il Paese possa smettere di onorare il proprio debito in seguito alla vittoria del partito anti-austerità Syriza. La Germania ha preso posizione sulla questione tramite la cancelliera Angela Merkel, la quale ha spiegato che qualsiasi sia il risultato delle prossime elezioni, il Premier neo eletto dovrà continuare ad onorare gli impegni presi con la Troika.
Ma resta chiaro che il timore del mercato riguardi la possibilità che si verifichi un Grexit, ovvero una fuoriuscita del Paese dalla moneta unica.
Contro le quotazioni dei listini ha pesato però anche il difficile momento del settore energetico, che vede ridurre i margini di guadagno a causa del continuo calo del petrolio e delle materie prime correlate, mentre l'effetto positivo per l'economia dovuto alla maggiore convenienza del barile viene controbilanciata dal calo dell'euro sul dollaro: la moneta unica viene scambiata a 1,19 $ con un minimo importante, che risale a 9 anni fa. Le prospettive inflazionistiche all'interno dei Paesi UE resteranno comunque contenute.
Mercati europei al ribasso, Milano chiude con un calo del 5%
La paura degli investitori per la situazione in Grecia e per gli scenari di rischio sul comparto energetico che abbiamo appena delineato hanno prodotto una forte discesa delle quotazioni in tutta Europa.
Se Milano ha chiuso la giornata di contrattazioni segnando un -4,92%, Madrid e Parigi hanno registrato rispettivamente -3,4% e -3,31%, Francoforte si è fermata al -3% mentre Londra ha contenuto le perdite al -2%. Molto male la borsa greca, che ha realizzato una perdita sull'indice superiore al 5%.
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