L’INPS, con messaggio n. 4256, ha prorogato la convenzione con i CAF per l’attività relativa alla certificazione ISEE fino al 31.12.2016. In un precedente articolo ci eravamo già occupati della questione dei contributi INPS e avevamo precisato l’avvenuta proroga per fruire dei contributi da 1.200 euro al mese, legati al programma Home Care premium, senza dover presentare domanda.

Un’altra buona notizia riguarda il fatto che appunto ora i CAF possono aderire alla ulteriore proroga della convenzione alle stesse condizioni contrattuali previste dalla vecchia convenzione solo se hanno già stipulato la convenzione ISEE per il 2015 e sottoscritto l’adesione alle due successive proroghe.

Per i contribuenti ciò sta a significare che i CAF raccolgono le informazioni sul reddito e inviano all’Inps le DSU, continuando così a garantire tutte prestazioni assistenziali connesse all’ISEE se hanno sottoscritto la nuova adesione.

Quando si compila un modello Isee è bene tenere a mente che ogni contribuente ha una responsabilitàsui dati dichiarati nello stesso, che sono indispensabili per l’accesso ad agevolazioni di assistenza. Chi firma la dichiarazione, è pienamente responsabile di quanto da lui attestato. Può capitare, però, che una dichiarazione Isee sia errata per una non corretta disamina da parte dall’operatore del Caf. In questi casi, come si può correggere l’Isee, senza dover pagare sanzioni?

Isee sbagliato: quando scatta la correzione e il risarcimento danni?

Bisognapremettere che in ogni caso sia il Caf sia il contribuente devono utilizzare la normale diligenza nella redazionedel modello. L’incaricato del Caf deve procedere alla compilazione della Dsu (dichiarazione sostitutiva unica) solo dopo aver esaminato la documentazione fornita dal contribuente. L’operatore del Caf ha degli obblighi, proprio per evitare di sbagliare la dichiarazione. Egli deve:

  • prestare assistenza al dichiarante durante la compilazione del modello Isee,
  • illustare al dichiarante le responsabilità, e le sanzioni per l'errata o omessa comunicazione
  • rilasciare la ricevuta attestante la presentazione della Dsu.
  • conservare copia della dichiarazione fino a 2 anni e il mandato di incarico al relativo Caf
  • informare il contribuente che la dichiarazione è valida fino al 15 gennaio dell’anno prossimo

Il contribuente, nel caso si accorga dell’errore dell’operatore Caf può metterlo in mora inviando al Caf una PEC o raccomandata A/R in cui gli si intima di provvedere alle opportune correzioni, risarcendo anche eventuali danni già subiti a causa dell’errore nell’Isee.

Il contribuente deve indicare una descrizione sintetica dell’errore, le relative richieste di rettifica della dichiarazione e di risarcimento dei danni subiti, la fissazione di un termine (entro 15 giorni dalla ricezione della raccomandata) per rimediare.

In caso di errori formali (di battitura) l’operatore deve procedere alla rettifica, inviando la relativa richiesta alla sede centrale Caf. Il modulo di rettifica Isee deve essere firmata dal dichiarante.

Errori del contribuente: cosa fare?

Qualora l’errore è dovuto al contribuente che, l’attestazione Isee viene accompagnata da una nota, con sopra scritto:“Omissioni/Difformità ecc.”.Il contribuente quindi può:

  • presentare nuovamente una dichiarazione Isee inserendo i dati che si è scordato
  • richiedere il servizio

Nell’eventualità di un futuro controllo, l’operatore del Caf deve poi consegnare ogni altro documento (visure, situazione economica) al contribuente, che lo deve conservare ed esibire se vi siano controlli. Se il cliente richieda l’Isee corrente al Caf, l’operatore deve conservare tutte le certificazioni delle aggiornate componenti reddituali.