Si fa presto presto a dire social network: se Facebook viaggia su un'altro pianeta in termini di dati finanziari ed economici, la pattuglia degli inseguitori si è ormai dissolta come neve al sole. Twitter in crisi di crescita da tempo è alla disperata ricerca di un acquirente; Google+ è una vestigia del passato e Linkedin, il social network professionale, è ormai entrato nella galassia Microsoft, con quali risultati vedremo.

Facebook: utile trimestrale a 2,3 miliardi di dollari

E così, in ossequio alla legge del liberismo che ha portato all'ennesima potenza l'antico detto Il vincitore si prende tutto, il direttore finanziario di Facebook David Wehner ha illustrato nel corso della conference call sui risultati dell'ultimo trimestre dei dati che hanno lasciato tutti a bocca aperta: gli utili per azione sono pari a 1.09 dollari a fronte di ricavi di oltre 7 miliardi di dollari, con una crescita di utili e ricavi, di ben il 57% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, una performance spettacolare per un'azienda di queste dimensioni.

Si pensi infatti che le attese più ottimistiche degli analisti si fermavano ad un utile di 1.03 dollari per azione.

I motivi di questa crescita, spiega Wehner, sono tre: i primi due riguardano la base utenti. Le persone che utilizzano Facebook almeno una volta al mese sono aumentate di ben il 16% e arrivano alla cifra monstre di 1,8 miliardi; secondo dato, forse ancora più significativo: gli utenti che usano Facebook su base giornaliera, il vero tesoro che l'azienda rivende agli inserzionisti, sono pari ad 1,18 miliardi, con un incremento di circa il 17% rispetto all'anno scorso. In entrambi i casi sono aumentati in modo significativo il numero di collegamenti da cellulari rispetto a quelli da laptop, in linea con un trend ormai consolidato per Internet.

Il terzo motivo: Facebook ha incrementato il numero delle inserzioni pubblicitarie che ha mostrato agli utenti. Il social network rimane il secondo inserzionista pubblicitario sul web per dimensioni dopo Google.

L'azienda ha però tenuto a specificare, dimostrando in questo di avere un management saggio e capace, che questi tassi di crescita non potranno più essere replicati, già dal quarto trimestre di quest'anno, pur rimanendo ottimista in termini di crescita sia della base utenti sia dei ricavi pubblicitari grazie ai nuovi prodotti che saranno lanciati e al miglioramento di quelli esistenti.

Un punto da non sottovalutare: Wehner ha spiegato che già dalla metà del 2017 Facebook non potrà più aumentare il numero di annunci pubblicitari da mostrare agli utenti, perché questi avranno raggiunto un livello che l'azienda di Menlo Park ritiene di saturazione.

Il grosso dei ricavi dell'azienda provengono dalla pubblicità: 6.82 miliardi di dollari, con un ricavo medio per utente di 4.01 dollari.

È stato ed è sempre più questo il grande vantaggio competitivo di Facebook: la capacità di raccogliere, organizzare e rivendere i dati personali che gli utenti candidamente gli mettono a disposizione in modo del tutto volontario, ma forse, ipotizziamo, con un pizzico di ingenuità di troppo?