Il Gruppo Ferrero sarà il primo contribuente italiano a beneficiare dell'accesso al nuovo regime dell'adempimento collaborativo o di "Cooperative Compliance" varato l'estate scorsa con il decreto legislativo 5 agosto 2015, n.128. Si tratta di un nuovo istituto cui innanzitutto possono accedere volontariamente solo alcuni contribuenti, in primis quelli che già possiedono un efficace sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del proprio rischio fiscale (Tax Control Framework). Inoltre per ora tale istituto è riservato per lo più ai grandi contribuenti, in particolare a quelli che realizzano un volume d'affari non inferiore ai dieci miliardi di euro.

Prevenire è meglio che curare

In sostanza contribuenti come Ferrero e gli altri, che via via otterranno l'entrata nel nuovo regime, potranno contare da oggi su un confronto costante e preventivo con l'Agenzia delle Entrate volto a dirimere i dubbi sulle situazioni fiscali più rischiose e complesse. Questo dialogo ovviamente dovrà avvenire prima che vengano presentate le dichiarazioni fiscali. In tal modo potranno essere preventivamente affrontate questioni anche molto delicate: riducendo e scongiurando le potenziali controversie fiscali.

Più fiducia tra contribuenti e fisco

Questo orientamento decisamente più "bonario" del fisco è in linea con quello già adottato da molti altri paesi europei che hanno potuto registrare una grande riduzione della conflittualità fiscale e di conseguenza anche maggiori entrate erariali.

È dunque sicuramente un buon segno che contribuenti così importanti come Ferrero, in passato a volte discusso per utili offshore, accettino l'invito dell'Amministrazione finanziaria ad instaurare una maggiore trasparenza e collaborazione. D'altro canto però bisogna pur dire che anche il fisco dovrebbe contenere il proprio appetito fiscale perché a volte questo si tramuta in voracità e finisce per costituire un freno all'economia del paese nel suo complesso.

Come in tutte le diete serie anche per lo Stato sarebbe raccomandabile evitare un pasto troppo pesante, preferendo invece pasti più frequenti ma anche decisamente più leggeri.