Approvato dal Senato il decreto legge del reddito di inclusione per il contrasto alla povertà. È la prima volta che viene previsto, anche in Italia, uno strumento universale che si rivolge al sostegno di tutte le famiglie che si trovano in condizione di estrema e assoluta povertà.

Reddito di inclusione: ecco cosa prevede la legge

Sono state stanziate dal Governo italiano risorse economiche per quasi 2 miliardi per il 2017 da distribuire a tutti coloro che si trovano in situazioni di estrema indigenza economica. Sarà data priorità, per l’assegnazione dell’aiuto economico, alle famiglie con presenza di figli minori e ai cittadini che hanno superato i 55 anni di età e che risultano non occupati.

Il nuovo ddl approvato dal Senato essendo una legge delega, dovrebbe essere concretamente attuata entro sei mesi. L’elemento di rilevante importanza è l’introduzione, per la prima volta in Italia, di una concreta ed effettiva misura economica, a carico dello stato, volta a contrastare tutte quelle situazioni di estrema povertà e chiamato appunto per questo “reddito di inclusione”.Prevista inoltre anche una revisione delle prestazioni assistenziali, sempre finalizzate ad aiutare e contrastare le spese da sostenere dai nuclei familiari che si trovano in grosse difficoltà economiche.

Chi potrà accedere al Reddito di inclusione? I requisiti previsti dalla legge

I nuovo ddl approvato sul reddito di inclusione sarà sicuramente una grande e storica novità per il nostro Paese, ma sarà anche selettivo e per potervi accedere sarà fondamentale la propria situazione reddituale.

Sarà infatti, per l’assegnazione della misura economica, tenuto conto di vari indicatori sociali (Isee) e di spesa, così come sarà fondamentale l’adesione da parte degli interessati, a una serie di progetti finalizzati al reinserimento sociale e lavorativo. Il contributo economico si rivolgerà sia ai cittadini italiani che a quelli stranieri, tenendo presente delle regole imposte sulla residenza minima nazionale, richiesta per avere diritto al beneficio.

La cifra dell’assegno di povertà varierà in relazione alla condizione reddituale del proprio nucleo familiare, al numero dei componenti della famiglia e il loro comune di residenza. In questa fase iniziale, in relazione alle risorse stanziate per il 2017, circa 2 miliardi, il contributo mensile sarà stanziato fino a un massimo di 480 euro per nucleo familiare.