Le domande potranno essere inviate all’INPS, già provvista di tutta la documentazione per la prassi, entro il 15 luglio 2017. Verranno accettate esclusivamente se presentate per via telematica. La spesa stabilità e di 300 milioni di euro per quest’anno. L’istituto previdenziale ha assicurato che entro il 15 ottobre saranno esposte le graduatorie. La stima dei lavoratori prepensionamento e di circa 60.000 persone suddivisi in pensionati con diritto APE e lavoratori precoci.

Le norme consentono di percepire l’indennità APE ai disoccupati e disabili con i requisiti giusti, cioè 63 anni e con ammortizzatori sociali esauriti.

Da ricordare che questa modifica alla legge Fornero è un esperimento con scadenza 31 dicembre 2018. Al contrario della misura adottata per i lavoratori precoci che è stabile a tutti gli effetti.

Ape Sociale requisiti e come funziona

Questo diritto spetta esclusivamente ai lavoratori che abbiano compiuto 63 anni di età con un versamento contributivo di 30 anni e si trovino in quattro condizioni specifiche, cioè: disoccupati. Invalidi civili con una invalidità pari o superiore al 74%. Lavoratori che hanno svolto un lavoro usurante. Infine, persone che assistono, nel proprio nucleo familiare, ad un invalido. L’indennità verrà corrisposta per 12 mensilità all'anno, fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia.

In questo periodo è concesso anche di poter lavorare purché i redditi del lavoro percepito non superino gli 8.000 euro lordi annui.

INPS e banche

Ora tocca all’INPS monitorare le domande e gli effetti della revisione sulla legge Fornero. La graduatoria degli aventi diritto verrà valutata in base al calcolo della pensione di vecchiaia che dovrà essere di almeno 700€ mensili.

Ricordiamo che l’APE, essendo una finanziaria, dovrà essere restituita all’ente, che collabora con il mondo delle banche per questa manovra, in seguito alla percezione della pensione di vecchiaia all’età di 66 anni.

Questo modo aiuta a snellire i lavoratori che ne faranno richiesta. I sindacati, nei giorni scorsi, hanno fatto sentire la loro voce confermando che in questo modo molti ex lavoratori sarebbero stati tagliati fuori.

Fiduciosi per l’esito dell’esperimento

Nonostante le repliche dell’opposizione e dei sindacati, il governo ha deciso di proporre questo “esperimento” per aiutare le persone in difficoltà, ma anche come manovra di “svecchiamento” delle imprese che in questo modo potranno offrire posti di lavori ai giovani. C’è molta attenzione per riuscire a carpire gli effetti della manovra correttiva, ma il governo e fiducioso ammettendo che se l’esito è positivo si provvederà nel continuare la manovra cercando di riuscire a far fronte anche alle richieste dei sindacati.