"Mercato Mediterraneo - Cibi, Culture, Mescolanze" al complesso della Fiera di Roma (ingresso Est), prima edizione assoluta per una manifestazione che ha come tema il Mare Nostrum, una fiera internazionale per la filiera agroalimentare che vedrà affiancarsi realtà italiane ed estere. Roma ancora una volta Caput Mundi, ma dell'universo dei sapori, dei profumi, dell'economia e del business legati al settore.
"Quello che mancava nel raccontare il cibo italiano e mediterraneo era proprio partire dal bagaglio culturale, dalle tradizioni: non servono solo la consueta parata di chef messi a cucinare e le sole aziende collocate nei loro stand".
Queste le parole di Francesca Rocchi, coordinatore culturale di Mercato Mediterraneo, pensiero espresso il 10 novembre a Roma durante la presentazione ufficiale dell'evento a Palazzo Rospigliosi.
A coordinare tutto è il comitato scientifico guidato da Alfonso Pecoraro Scanio e composto da Giovanni Zucchi, vicepresidente dell'Oleificio Zucchi, Ernesto Di Renzo, antropologo dell'Ateneo romani di Tor Vergata, Gianluca Bagnara, economista specializzato in Agribusiness, Marco Sarandrea, Accademia delle Arti Erboristiche, Francesco Sottile, docente di Scienze Arboree all'Università degli Studi di Palermo, Maurizio Pescari, responsabile comunicazione del Movimento Turismo del Vino e docente dell'Università dei Sapori, Simonetta Pattuglia, docente dell'Università di Tor Vergata.
"Il mercato è sempre stato nella storia un luogo di condivisione delle città - ha rimarcato la Rocchi - per questo siamo partiti da questa piazza tradizionale come concetto per dare vita alla Fiera internazionale permettendo a grandi accademici di discutere di storia e cultura, anche in mezzo a un campo di grano ricreato in un padiglione a tema".
La struttura dell'esposizione
La Fiera si svilupperà su un'estensione superiore ai 20.000 metri quadri. Cinque le grandi aree espositive suddivise in:
- Civiltà del Grano, l'area più estesa, dedicata ai cereali storicamente protagonisti delle culture mediterranee e mondiali;
- Civiltà del Mare tutta per la pesca, i mestieri legati al settore, la storia legata alla cantieristica, l'evoluzione dei profili che hanno caratterizzato le navi, le tradizioni gastronomiche;
- Extravergine, qui regnerà l'olio e non solo d'oliva, altro grande protagonista dei paesi mediterranei;
- Metterci la Faccia, area per i convegni, gli stakeolder che incontreranno i visitatori e si metteranno a confronto, poi tavole rotonde e confronti sui temi più attuali e la politica o l'economia;
- Contaminazioni, storie dei mercati partendo da Roma con la sua antica storia accentratrice di culture del Mediterraneo fino ai paesi più lontani, itinerari sul cibo, le tradizioni, la contaminazione fra sapori e tradizioni che, sotto molti aspetti, hanno influenzato e unito Europa, Asia e Africa.
"Roma, il luogo in cui parte questa iniziativa, è storicamente punto di incontro del Mediterraneo fin dai tempi dell'Impero - ha sottolineato Alfonso Pecoraro Scanio - Il modello agricolo italiano punta sulla grande diversificazione e sulla molteplicità dei prodotti, sulla certificazione del processo di produzione.
Dobbiamo far capire a tutti cosa c'è dietro questa scelta. Mi viene in mente la grande truffa degli oli importati e fatti passare per italiani. Non abbiamo nulla contro gli olivicoltori tunisini, turchi e altri, ma intendiamo portare loro verso il nostro modello, la nostra realtà, la nostra qualità". Da qui i confronti che sono stati studiati per la fiera internazionale sul Mediterraneo.
"Puntiamo sull'innovazione e sull'innovazione delle imprese - ha rimarcato Guido Fabiani, assessore allo Sviluppo economico e Attività produttive della Regione Lazio - Il settore dell'agroalimentare comprende un largo comparto dei servizi e dell'innovazione e si porta dietro però il grande patrimonio culturale e della tradizione italiani.
Quelli di Mercato Mediterraneo saranno giorni di incontri, spettacolo e business".
Non mancheranno di certo showcooking, itinerari del gusto e food corner. Anche degustazioni guidate su vari tipi di sale come quella fatta fare ai giornalisti arrivati alla presentazione stampa della Fiera. Coinvolte anche Coldiretti e Cna. Quest'ultima sarà protagonista nel settore grano di Mercato Mediterraneo pescando sulla cultura del pane che conta 1.350 forme di pane tutte intorno al bacino dello storico mare, senza dimenticare le numerose varianti di pizza. Questi e altri aspetti faranno parte non solo di esposizioni e istanti di gusto, ma anche di momenti didattici utili a fare esperienze vissute direttamente.
"Crediamo profondamente in questa idea e ne condividiamo totalmente gli obiettivi - ha detto Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti - Per la prima volta in una manifestazione di questo tipo ci si rivolge a un territorio specifico dando un messaggio al resto d'Europa e a chi si trova al di là del Mediterraneo. Si tratta di un avvicinamento al mondo agricolo del Mare Nostrum che ha le sue peculiarità e che non ha nulla da invidiare a nessuno. Mercato Mediterraneo è anche un modo di far accostare realtà diverse di modelli agricoli per scambi di informazioni, iniziative, di apporto del modello mediterraneo ad altri già esistenti".
L'unicità e l'ottima scelta di Roma per questa Fiera internazionale sono stati ribaditi anche da Massimo Pallottini, direttore del Car, il Centro Agroalimentare di Roma, «occasione unica, non solo per l'aspetto del B2B".
"La Fiera crea opportunità per chi opera nel settore - ha detto Claudio Capezzuoli, Cna agroalimentare Roma - un respiro finalmente internazionale e dà spazi degni come quelli della Fiera di Roma. Saremo presenti nel Padiglione del Grano con produttori e pastai ricreando questa filiera anche con momenti di scuola e di condivisione".
I percorsi tematici: La Via del Sale, La Via del Cous Cous, Dieta Mediterranea, Etnobotanica, Pizza Patrimonio Unesco. Presente Slow Food Roma che ha organizzato laboratori coordinati da Giuseppe Orefice, tecnologo alimentare, poi anche il master "Food and Wine curato dall'Università Tor Vergata di Roma, Facoltà di Economia, curato dalla professoressa Simonetta Pattuglia, docente aggregato di Marketing, Comunicazione & Media nonché direttore del Master in Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media nello stesso Ateneo capitolino.
A degustare le varie tipologie di olio anche esperti assaggiatori dal mondo (Olive Oil Tokio Contest). Anche una Mostra fotografica sugli "Ulivi Secolari di Puglia" grazie a Giovanni Testa, fotografo ed esperto di extravergini. Il sindaco del capoluogo siciliano, Leoluca Orlando, presenterà "Palermo Capitale della Cultura 2018, Città dell'Accoglienza". Lectio magistralis con al centro intellettuali ed esperti, sempre con il Mediterraneo a fare da tema dominante.