A poco più di un mese dalle elezioni politiche, si vota il 4 marzo, si accende la campagna elettorale. Tra i temi evocati dai vari partiti quello che sembra dividere maggiormente è quello legato alle Pensioni. In particolare, le proposte dei forze politiche sono rivolte al superamento o al mantenimento della Legge Fornero, emanata nel 2011 dal governo Monti per porre rimedio al sistema pensionistico italiano. L'argomento si sta dimostrando più che mai divisivo, nei giorni scorsi la lite è scoppiata all'interno di una stessa coalizione, quella di centrodestra, dove Berlusconi e Salvini hanno esplicitamente manifestato idee differenti.

La Lega è favorevole, e non sembra arretrare, all'abolizione della Legge Fornero, mentre Forza Italia mantiene un profilo più responsabile e, quindi, non vuole mettere mano nuovamente al sistema pensionistico. Gli ultimi esponenti politici che si sono espressi in merito sono Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia) e Cesare Damiano (Partito Democratico).

Damiano assicura: la Legge Fornero si può modificare

La posizione di Damiano sulla Legge Fornero è in linea con le dichiarazioni degli esponenti del Partito Democratico. L'ex Ministro del Lavoro del secondo governo Prodi, infatti, non è intenzionato ad abolire la Legge, almeno non totalmente. La posizione espressa a DiMartedì, il programma di La7 condotto da Giovanni Floris, è di responsabilità; Damiano è favorevole alle quote, quindi alla modifica parziale della Fornero e non al suo completo superamento.

L'esponente del Pd si è dimostrato favorevole anche all'Ape social e all'Ape volontaria, misure di cui è fautore e che ritiene molto utili per la previdenza italiana.

Meloni attacca: Grillo difese la Fornero nel 2011

Meno pacata, invece, Giorgia Meloni, esponente di Fratelli d'Italia e definita terza gamba della coalizione di centrodestra.

Dopo le scintille tra Berlusconi e Salvini mancava la sua posizione sulle pensioni, che è arrivata puntuale. La Meloni si è dimostrata totalmente favorevole a Quota 41, ritenendo che con 41 anni di contributi versati è bene garantire la pensione ai lavoratori. Inoltre, ha ribadito la centralità del tema previdenziale dicendo che il Paese deve dare un segnale forte in merito.

Non manca, poi, un duro attacco al Movimento 5 Stelle, concorrente del centrodestra sull'abolizione della Fornero, in particolare rivolto a Beppe Grillo. Il comico, che nelle ultime settimane si è defilato lasciando ampio spazio a Luigi Di Maio, è stato etichettato come fan di Monti. La Meloni ha ricordato come Grillo nel 2011 era favorevole al lavoro che stava facendo il governo Monti. La leader di Fratelli d'Italia conclude dicendo che nel 2011 il Movimento 5 Stelle, nel caso avesse occupato seggi in parlamento, avrebbe votato la fiducia al governo.