In queste settimane i consumatori di tutta italia e le varie associazioni a loro tutela sono sul piede di guerra per la palese ingiustizia dei rincari degli oneri di sistema che una recente delibera dell'ex aeeg, ora Arera, ha reso operativi per recuperare gli importi non pagati, pari a circa 1 miliardo di euro, da clienti morosi delle società elettriche. Anche per, probabilmente, calmare un po le acque agitate del mare delle forniture elettriche l'Arera, il 23 febbraio 2018 ha emesso una nuova delibera in base alla quale, di fatto, la prescrizione della bolletta della luce passa da 5 anni a 2 anni a partire dalle fatture emesse successivamente al 1° marzo 2018.

E ce ne sarebbe abbastanza di che discutere per mesi. Se non che, il quotidiano La Stampa, è uscito proprio nella giornata di oggi con una notizia che non farà dormire sonni tranquilli a nessuno. In primis i proprietari, e sono molti, di seconde case sempre in riferimento alla bolletta della luce.

Gli aumenti per le seconde case

Il quotidiano torinese mette in evidenza come la bolletta della luce, solo negli ultimi 6 anni, abbia subito continui rincari, in media, pari a circa il 15% in più rispetto a quanto sborsato dalle famiglie italiane nel 2012. E i calcoli sono stati effettuati prendendo ad esempio una famiglia tipo di tre persone. Perché, ovviamente, per nuclei familiari più numerosi la spesa cresce ancora di più.

Ma, già quest'anno, i proprietari di seconde case in Italia si ritroveranno, in bolletta, un'addebito di 20 euro indipendentemente dal fatto che abbiano usufruito della seconda casa o meno per tutto o parte dell'anno. E, quindi, indipendentemente dal fatto che abbiano consumato o meno energia elettrica. Sarebbe, questo, il risultato di un'altra delibera, sempre dell'ex aeeg, ora Arera, emessa, però, nel corso del 2017 e divenuta pienamente operativa solo da quest'anno.

E, in un anno, l'esborso può arrivare anche a 130 euro a causa dell'eliminazione degli scaglioni di consumo. Ma, purtroppo, non finisce qui per i tartassati consumatori italiani.

La fine del mercato tutelato

Il 2018, infatti, rappresenta l'ultimo anno di applicazione del mercato tutelato. Cioè di un mercato, nello specifico quello dell'elettricità, del gas e dell'acqua, in cui i prezzi sono calmierati perché fissati da un'autorità indipendente.

A partire dal 2019, come fanno notare diverse associazioni dei consumatori, tra cui il Codacons e l'Unione Nazionale Consumatori che, nei giorni scorsi ha dato il via anche ad una campagna per una bolletta giusta, il mercato delle forniture energetiche, del gas e dell'acqua sarà completamente liberalizzato. Questo vuol dire che saranno le società di fornitura a stabilire il prezzo dell'energia. Di conseguenza il timore è che ci saranno, inevitabilmente, dei rincari. L'ennesima stangata.