Tensioni sui mercati azionari, Milano e borse europee in perdita dopo il tonfo di Wall street di ieri. Oggi apertura in profondo rosso coni primi dati che arrivano dalla borsa statunitense con il Dow Jones che ha aperto poco minuti fa con ancora un ribasso superiore al 2%, che sta cercando di ridurre portandolo al punto percentuale.

Ripercussioni

Ancora cali pesantissimi per Wall street con 5 tra le società più importanti tra cui Apple hanno bruciato circa 135miliardi di dollari.

L’indice della paura, com’è ribattezzato dagli esperti americani, ovvero l’indice vix, ritorna ai livelli che non si vedevano dal settembre 2008, i giorni del crac Lehman brothers, volando a 49 punti, 11 in più rispetto a ieri.

Ripercussioni su tutti i mercati mondiali che questa notte hanno dato uno scossone ai mercati asiatici:

Tokyo ha perso il 4,73%

Hong King -4,1%

Shangai perde il 3,3%

Il punto

Per le borse europee, peggior inizio di seduta dal giugno del 2016, Francoforte ha ceduto il 3,58%, Parigi il 3,43%, Londra -3% e Milano ha aperto a -3,4% per poi limare parzialmente i minimi ed arrivare a -2%.

Domina il timore per una ripresa dell’inflazione e un’accelerazione dei tassi statunitensi.

Wall Street ha dato il suo benvenuto a Jerome Powell con una doccia fredda nel giorno in cui il successore di Janet Yellen ha giurato da governatore della FED, Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti. L’azionario americano è stato protagonista di un sell-off senza precedenti: il Dow Jones Industrial Average è arrivato a perdere quasi 1.600 punti.

Retroscena

Nel suo discorso d’insediamento aveva elogiato il sistema finanziario statunitense, definendolo più forte di quanto non fosse prima dell’inizio della crisi finanziaria, intendiamo mantenerlo, conclude. Non immaginando che ieri sarebbe stato uno dei lunedì più neri della finanza americana. Il Dow Jones, infatti ha chiuso perdendo il 4%, percentuale maggiore dal 2011, dopo una giornata di continui sali e scendi, gli esperti lo chiamano flash crash, s’intende il balletto del mercato, che in pochi minuti perde e recupera punti in susseguirsi di scrolloni.

Montagne russe che spesso i traders provocano per aumentare i loro guadagni, ma che in altri casi come ieri sono solo conseguenza di sofisticati algoritmi. Cause che quindi rimangono oscure, anche agli stessi analisti, mentre le conseguenze rischiano di essere ben note a tutto il mondo.