Rimbalzo la parola d'ordine per le più importanti criptovalute, come Bitcoin e Ripple. Le valute digitali, trascinate dalla criptomoneta regina, stanno cercando di reagire al crollo di ieri, proseguito anche nella prima parte di oggi. Nelle prime ore della giornata odierna, Bitcoin era sceso ancora, arrivando a sprofondare sotto quota 6.000 dollari. In questi minuti, invece, il trend è mutato, facendo recuperare parte del valore andato perso nelle ultime 36 ore. Sul sito Coin Market Cap, è possibile apprezzare il tentativo di recupero da parte delle principali monete virtuali.

Uno scenario previsto, in parte, già nella giornata di ieri, quando si credeva che l'inversione di marcia sarebbe avvenuta intorno a 7.000-6.500 dollari.

Tentativo di rimbalzo

Nel primo pomeriggio di oggi, Bitcoin è quotato sopra i 7.000 dollari, anche se perde ancora il 6 per cento rispetto allo stesso orario della giornata di ieri. In ripresa anche Ethereum, tornato sopra i 700 dollari dopo essere sprofondato sotto i 600 dollari. Prove di rimbalzo per ripple, il cui valore attuale sfiora i 0,70 dollari. Più timido il tentativo di ripresa di Bitcoin Cash, quarto, mentre tornano a salire Cardano e Litecoin. Proprio quest'ultima criptovaluta, tra le peggiori degli ultimi giorni, fa segnare il rialzo più deciso rispetto alle 24 ore precedenti.

Il valore di capitalizzazione azionaria complessivo è letteralmente crollato rispetto soltanto alla settimana scorsa, a conferma di quanto il mercato delle criptovalute sia estremamente volatile sotto questo aspetto. Non vanno nemmeno dimenticati gli schiaffi presi da Cina e Lloyds, di cui abbiamo parlato ieri. Quanto accaduto in queste ultime ore è il segno tangibile di come la paura di alcuni colossi bancari, come quello inglese, sia reale.

Un motivo in più per favorire la posizione short tenuta ad inizio settimana dagli investitori.

Un altro schiaffo

In ordine cronologico, l'ultimo schiaffo alle criptovalute è arrivato da Mario Draghi. Secondo il presidente della Banca Centrale Europea, le criptomonete come Bitcoin e Ripple rappresentano asset ad alto rischio, accostando termini quali "alta volatilità" e "speculativi" (fonte Repubblica), non esattamente tra i più attraenti per gli investitori.

Un altro boccone amaro da digerire, dunque, per le monete virtuali, nonostante il tentativo di rimbalzo di queste ore. Non una novità per chi, da tempo, ripete che criptovaluta e tecnologia del progetto viaggiano su binari differenti, come dimostra il caso Ripple.