Non solo NPL, ma anche e soprattutto redditività è questo il focus su cui dovrebbero concentrarsi le analisi volte a indagare le fragilità del sistema bancario italiano secondo Elisabetta Montanaro e Mario Tonveronachi economisti dell'univesità di Siena.

In uno studio pubblicato di recente sulla rivista "Moneta e Credito" e presentato ieri pomeriggio nella sala del Refettorio della camera dei deputati, è stato realizzato un doppio stress test su un certo numero di istituti di credito italiani teso a valutare anche la capacità di generare un livello predefinito di redditività oltre che a verificare i crediti deteriorati come avviene con le ispezioni degli organi di vigilanza europei.

I dettagli dello stress test

L'esercizio portato a termine dai due economisti ha ricompreso 410 istituti di credito e, a differenza dei primi stress test EBA basati su scenari macroeconomici avversi ha ipotizzato l'introduzione di una nuova policy per la riduzione dei NPL accompagnata da una temporanea riduzione dei requisiti di capitale. L'obbiettivo della ricerca era valutare gli effetti di una consistente pulizia di bilancio sui quozienti patrimoniali.

Il secondo stress test mira a valutare se le banche oggetto di indagine riescano, una volta ridotti i deteriorati a raggiungere un obbiettivo predefinito e circa un terzo del campione non ha superato questo test.

La risposta di Bankitalia

Nel corso della presentazione dello studio presso la camera dei deputati, il rappresentate della Vigilanza Angelini ha argomentato che le evidenze in merito alla causalità tra elevato livello di NPL ed erogazione di credito all'economia rimangono controversi e che una dismissione "troppo veloce" dei deteriorati potrebbe essere controproducente.

Il focus dovrebbe essere pertanto sulla ricerca di un percorso virtuoso verso lì'unione Bancaria Europea e su un lavoro di "fine tuning" della regolamentazione della gestione dei NPL con un chiaro riferimento alla discussione in corso sulle linee guida BCE e sulle indicazioni della Commisione Europea su questo tema che dovrebbero venire diffuse a metà marzo.

Il senso delle ricapitalizzazioni

L'analisi dei due economisti ha il pregio di evidenziare come la riduzione dei NPL costituisca una condizione necessaria, ma non sufficiente per risolvere i problemi di fragilità del sistema bancario e di come il nodo della redditività costituisca un passaggio fondamentale a cui non si è attribuita la necessaria attenzione.

In particolare, come le esperienze più recenti confermano, prima di iniettare nuovi capitali nel bilancio di istituti in difficoltà è fondamentale elaborare un piano organico che consenta di rilanciare in modo credibile la capacità dell'azienda sottostante di generare reddito.