Dopo lo scontro tra il presidente del parlamento europeo Tajani e il capo della vigilanza BCE Danielle Nouy è attesa per il 13 marzo l'indicazione delle regole per la gestione dei NPL da parte della Commissione UE.

Si tratterà di norme applicabili a tutti gli istituti di credito e non indicazioni prudenziali da valutare caso per caso come quelle dell'addendum alle linee guida che aveva portato all'inoltro di un interrogazione al servizio giuridico del parlamento europeo per verificare se la banca centrale non fosse uscita al di fuori dei limiti del proprio mandato.

Ulteriori norme dovrebbero riguardare il mercato secondario dei crediti NPL e la possibilità di promuovere Bad Bank a livello nazionale.

Indicazioni di dettaglio sugli accantonamenti

Secondo quanto ad oggi trapelato agli organi di informazione, dalle bozze circolate dei lavori della commissione si evince l'indicazione di un termine massimo di 8 anni per l'accantonamento integrale dei crediti deteriorati assistiti da garanzie reali. Questo valore differisce di un anno rispetto alla soglia fissata in 7 anni dall'addendum alle linee guida BCE pubblicato in ottobre.

Altre possibili differenze riguardano la progressione nell'incremento degli accantonamenti che non viene dettagliata dalle linee guida, mentre invece sarebbe oggetto di indicazioni più precise nella bozza della commissione UE:

  • i crediti sprovvisti di garanzie andrebbero accantonati almeno al 35% nel primo anno e al 65% nel secondo per poi arrivare a 100 dal terzo anno in poi
  • i crediti assistiti da garanzie, invece, potrebbero essere coperti in misura variabile tra il 16% e il 18% nei primi 5 anni per poi po salire significativamente tra il 6° e l'8° anno dopo il quale devono arrivare anch'essi alla soglia del 100%

Ipotesi di bad bank nazionali

Oltre alle indicazioni sugli accantonamenti per i crediti deteriorati, il nuovo pacchetto di norme dovrebbe contenere una direttiva per facilitare la definizione stragiudiziale dei crediti, delle regole specifiche che consentano di promuovere lo sviluppo di un mercato secondario per i crediti NPL e delle linee guida per favorire la creazione di Bad Bank a livello nazionale.

Questi ultimi due ambiti dovrebbero fare tesoro del lavoro svolto dall' EBA, European Banking Authority che ha di recente pubblicato dei template standard per promuovere la trasparenza informativa in sede di cessione dei crediti e che in precedenza aveva più volte caldeggiato soluzioni alla criticità NPL che prevedessero anche la creazione di Bad Bank.