Ultimissime dall'Inps riguardo il bonus giovani. Con una circolare pubblicata oggi n.40/2018, l’istituto previdenziale spiega come i giovani under 35 (per l'anno 2018) e under 30 (per i prossimi due anni fino al 2020) possano usufruire dello sgravio contributivo per le nuove assunzioni a tempo indeterminato al fine di incentivare l'occupazione a livello nazionale.
Bonus giovani cos'è e come funziona
Il bonus nasce con l’intento di favorire, appunto, il lavoro giovanile incentivando le assunzioni con contratti a tempo indeterminato, e quindi offrendo vantaggi ai datori di lavoro che adotteranno tale contratto, esonerandoli dal versamento dei contributi Inps per tutte le assunzioni di giovani under 35 realizzate a partire dal primo gennaio 2018.
Il bonus è destinato ai datori di lavoro privati e riguarda le assunzioni per qualifiche di impiegati, operai o quadri quindi non assunzioni manageriali. Inoltre il giovane assunto non deve aver avuto in precedenza un contratto a tempo indeterminato e non deve aver già lavorato con lo stesso datore di lavoro. Sono invece esclusi i contratti di apprendistato e di lavoro domestico che già usufruiscono di vantaggi previdenziali ad hoc.
Bonus giovani, chi può usufruirne e come
Solo per l’anno 2018, come detto, il bonus è destinato a tutti i giovani under 35 mentre per gli anni successivi il limite di età si abbassa a 30, sempre che i lavoratori assunti non siano mai stati occupati a tempo indeterminato (anche se licenziati o dimessi per giuste cause).
Il beneficio è pari alla metà dei contributi previdenziali che dovrebbero essere versati all'Inps con un massimo di 3000 euro all'anno da suddividere nei 12 mesi. Il bonus avrà durata triennale dal momento dell'assunzione. Il beneficio spetterà anche a chi sarà mantenuto a lavoro dopo un contratto di apprendistato sempre che il giovane rispetti i requisiti richiesti.
In questo caso il bonus durerà solo un anno dall'assunzione.
Benefici maggiori agli assunti dopo attività di alternanza scuola lavoro
Il beneficio previsto dall'Inps può arrivare a uno sgravio totale (quindi del 100%) dei contributi da versare all'Ente previdenziale, sempre per tre anni e sempre nel limite massimo di 3000 euro annui da ripartire su base mensile, nel caso in cui l’assunzione a tempo indeterminato avvenga per chi ha svolto attività di alternanza scuola lavoro nei sei mesi precedenti al contratto per il datore di lavoro che decide di assumere.