Il governo di Matteo Salvini e di Luigi Di Maio e del premier Giuseppe Conte sono fortemente intenzionati a risolvere l'annosa questione di chi non riesce a pagare le Tasse arretrate. Per realizzare quanto promesso anche in campagna elettorale e riportato poi sul documento d'intenti, sottoscritto dai due leader all'atto della formazione del governo, è stata istituita una task force di supertecnici al fine di mettere in piedi un'ipotesi di "pace fiscale" che vada incontro alle esigenze della fascia più debole della società ma compatibile anche con le finanze dello Stato.

L'ipotesi di 'pace fiscale' allo studio dei tecnici del governo Conte-Di Maio-Salvini

Pace fiscale a partire dal mese di gennaio 2019, questa è l'ipotesi su cui stanno lavorando i supertecnici del governo pentastellato-lega nord del premier Giuseppe Conte. L'eventuale collegato alla manovra fiscale dovrà tener conto di diverse variabili e condizioni che non abbiano incidenze sul bilancio statale.

  • la prima variabile deve tener presente le condizioni economiche di chi dovrà beneficiarne;
  • la seconda condizione è quella della non sovrapposizione con la rottamazione delle cartelle ancora in corso. Gli introiti derivanti dalla pace fiscale, previsti per un ammontare di 3,5 miliardi, dovranno servire per la copertura di altre manovre economiche.
  • la terza è legata alle coperture finanziarie. Tutte le ipotesi dei tecnici devono tener conto del bilancio delle casse e delle finanze dello Stato. Il ministro Tria, titolare del dicastero dell'economia e delle finanze, denominato "l'alieno", ha garantito sulla tenuta dei conti anche nell'approvazione della finanziaria 2019.

Che cos'è la 'pace fiscale', come potrebbe applicarsi e chi ne dovrebbe beneficiare

La misura allo studio del governo, diversa dalla rottamazione, è per chi ha "sofferenze" nei confronti del fisco e per chi ha redditi bassi tali da non poter far fronte alle pendenze economiche con l'agenzia delle entrate.

Il beneficiario pagherà al fisco solo una quota parte del debito contratto, in base al reddito percepito o meglio in base alla capacità contributiva del debitore. E' diversa dalla rottamazione perché quest'ultima è semplicemente "temporale". Comunque nell'ipotesi governativa la pace fiscale non dovrà interessare coloro che hanno un debito superiore ai 100.000 euro. Ulteriori notizie sui dettagli della proposta dovrebbero essere diffuse nei prossimi mesi.