L'eventuale accordo tra il governo italiano e l'Unione Europea sulla manovra, per molti, equivarrebbe a scollinare in vista del 2019. Aver recuperato le risorse necessarie a finanziare Quota 100 e il reddito di cittadinanza potrebbe equivalere ad aver fatto molto, ma non tutto in vista dell'anno che verrà. Il sussidio che Lega e M5S intendono dare a chi non ha un lavoro o l'ha perso rappresenta una sfida ancora tutta da vincere, sebbene non manchi l'ottimismo in seno alla maggioranza. Molto di più quello che serpeggia tra i grillini, un po' più cauto quello della Lega che punta a soluzioni "tampone", almeno a giudicare da quanto dice in un'ampia intervista a La Stampa il senatore del Carroccio Armando Siri.
Reddito di cittadinanza: settimane di polemiche
Il reddito di cittadinanza, come ormai gli italiani sanno, rappresenta una misura attraverso cui chi non ha un reddito beneficerà di un assegno da 780 euro, cumulabile con ulteriori bonus che lo farebbero aumentare qualora il destinatario avesse, ad esempio, soggetti a carico o figli. In attesa di dirimere la questione relativa a quale dovrà essere la platea a cui erogarlo per evitare di trovarsi con coperture insufficienti, la sfida è capire come trasformare una misura che rischia di essere 'assistenzialista' in una che, invece, dovrà fare ripartire l'economia sfruttando anche il turn over del mondo de lavoro assicurato dal pensionamento anticipato di tante persone destinate ad aderire a Quota 100.
L'idea, ormai arcinota, è quella di creare centri per l'impiego, in grado di fare sistema anche tra uffici di regioni diverse e che possano avere strutture in grado di formare chi non ha una qualifica professionale. Il modello è quello tedesco, ma per molti occorrerebbero anni per replicare l'esempio teutonico e non basteranno certo i pochi mesi che separano l'attuale momento alla primavera, quando Di Maio confida di poter iniziare ad azionare gli effetti della misura.
E si tratterebbe di una risposta importante alle settimane di polemiche con tanto di sfottò al governo che anticipa il fatto che le famose tessere per l'erogazione siano già in stampa.
Reddito di cittadinanza: l'ipotesi avanzata da Siri
Il senatore della Lega Armando Siri ha evidenziato come, ad oggi, l'ipotesi che i centri per l'impiego siano pronti già in primavera è quasi utopia.
Pur non mettendo in discussione la tenuta del governo, non ha avuto remore nell'evidenziare come attualmente, pur essendo stati predisposti i fondi attraverso la manovra, oggi il reddito di cittadinanza è qualcosa che non esiste, a meno che non venga trovata una strada alternativa. Siri ha detto di aver proposto che, almeno inizialmente, il reddito di cittadinanza possa essere erogato direttamente attraverso il tramite di aziende a persone disposte ad affrontare un periodo di formazione in un'impresa. L'ipotesi non sarebbe stata bocciata da Di Maio e piacerebbe molto alle imprese stesse.